Strage di Corinaldo, 19 alla sbarra. Il sindaco tra gli imputati: "Solo la verità"

Udienza del gup ad Ancona per il disastro alla discoteca Lanterna azzurra nella notte tra il 7 e l'8 dicembre del 2018, in cui persero la vita 5 ragazzini e una mamma

La Lanterna Azzurra

La Lanterna Azzurra

Ancona, 24 maggio 2021 - La strage di Corinaldo vive oggi una nuova pagina in Tribunale. Sono 19 le persone comparse questa mattina davanti al gup del tribunale di Ancona, Francesca De Palma, per l'udienza preliminare per l'inchiesta bis sul disastro della notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 davanti alla Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove morirono 5 adolescenti e una giovane mamma e altre 200 persone restarono ferite. Tutti vennero travolti dalla folla che stava uscendo dal locale, all'interno del quale una banda di giovani rapinatori aveva spruzzato una sostanza urticante. L'inchiesta ha riguardato il rilascio dei permessi di pubblico spettacolo e i sistemi di sicurezza e i reati contestati dai pubblici ministeri, Valentina Bavai e Paolo Gubinelli, sono omicidio colposo plurimo, lesioni anche gravissime, falso e disastro colposo.

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La Lanterna Azzurra
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Il sindaco tra gli imputati: "Massima collaborazione per la verità"

"Massima collaborazione, doverosa per la verità, costi quello che costi". Tra i 19 imputati del procedimento 'bis' c'è anche il sindaco Matteo Principi come componente della Commissione di vigilanza che nel 2017 diede l'autorizzazione per i pubblici spettacoli all'ex capannone agricolo che non avrebbe neanche ottenuto la variante urbanistica come locale da ballo. Principi oggi era in udienza al quinto piano del Palazzo di giustizia: pesanti i reati, contestati a vario titolo agli imputati, tra cui disastro colposo, cooperazione in omicidio colposo, lesioni e falso.

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Asia Nasoni
Asia Nasoni

"La mia presenza è per confermare che ci siamo, - dice prima dell'udienza, affiancato dal proprio legale, l'avvocato Marina Magistrelli - come ho detto sin dal primo momento di questa drammatica vicenda: per ritrasmettere la volontà di raggiungere la verità, la massima collaborazione doverosa, costi quello che costi. Con tanta sofferenza e tanto impegno ma mi sembrava giusto esser presente stamattina". Ulteriore motivo della presenza è "rappresentare la comunità ferita di Corinaldo".

Il sindaco non chiederà riti alternativi come l'abbreviato o il patteggiamento. "Rito ordinario? Sicuramente - riferisce - abbiamo tante cose da raccontare per aiutare gli inquirenti a raggiungere la verità, grazie anche al nostro supporto tecnico, in questi periodi abbiamo lavorato, studiato e approfondito".

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Le vittime di quella notte maledetta

Cinque adolescenti e una 39enne, madre di quattro figli, persero la vita quella notte alla Lanterna Azzurra, dove cedette anche una ringhiera nei pressi della rampa esterna dall'uscita di sicurezzà n.3 sulla quale si erano accalcati in molti dopo il fuggi fuggi dalla discoteca: Mattia Orlandi, 15 anni, di Frontone ( Pesaro Urbino) Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia ( Ancona) Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano ( Pesaro Urbino) Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia, e Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; con loro, schiacciata dalla folla che cercava di uscire, Eleonora Girolimini, 39enne senigalliese, che aveva accompagnato una delle figlie nel locale.

Tutti gli imputati

Gli imputati, per i quali la procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio, sono i proprietari dell'immobile (Alberto Micci, Maria Paialunga, Letizia Micci e Marco Micci), i gestori (la società Magic srl, l'allora amministratore Francesco Bartozzi, i soci Carloantonio Capone e Quinto Cecchini), Marco Cecchini, co-gestore dell'evento, gli addetti alla sicurezza (Gianni Ermellini, Alessandro Righetti), Francesco Tarsi, tecnico per i parametri microclimatici); infine i componenti della Commissione: oltre al sindaco Principi, Rodolfo Milani (rappresentante Vigili fuoco), Francesco Gallo (per l'Area Vasta 2), Massimiliano Bruni (esperto elettronica), Stefano Martelli (per la Polizia Locale), Massimo Manna (Susap) e Maurizio Magnani (ingegnere). Le richieste di patteggiamento - stando a quello che si è appreso non sono ancora formalizzate - potrebbero arrivare da Bartozzi e da Righetti. Mentre le ipotesi di istanze di giudizio abbreviato riguarderebbero Marco Cecchini, Alberto, Letizia e Marco Micci oltreché Paialunga. In aula per l'accusa la procuratrice di Ancona Monica Garulli e il pm Paolo Gubinelli.