Coronavirus isolato ad Ancona da due ricercatrici precarie

Il centro di virologia dell’ospedale di Torrette diretto dalla dottoressa Bagnarelli riesce nell’impresa: "Un risultato straordinario"

Il centro di virologia dell’ospedale di Torrette ha isolato il virus

Il centro di virologia dell’ospedale di Torrette ha isolato il virus

Ancona, 4 marzo 2020 - Due ricercatrici precarie, operative nel centro di Virologia dell’ospedale regionale di Torrette, sono riuscite ad isolare il ceppo di Coronavirus all’interno del centro regionale di riferimento di Ancona. E’ in circostanze come queste che l’annoso discorso legato all’importanza della ricerca in Italia presenta il conto. Personale altamente formato dopo anni durissimi di studio e di abnegazione, senza alcuna certezza professionale e senza alcuna stabilità sotto il profilo occupazionale è stato in grado di isolare il Covid-19 a Torrette: "Sono molto contenta di quanto è stato fatto, del risultato raggiunto e la cosa mi rende ancora più orgogliosa se penso che a realizzarlo siano stati membri della nostra équipe, giovani e meno giovani con assegni di ricerca e con dottorati a termine".

Leggi anche Come si cura Le differenze con l'influenza Come difendersi

Torrette è riuscita a isolare il suo ceppo dall’analisi delle cellule. La stessa cosa è stata fatta in altri ospedali italiani, ma questo fa capire di che eccellenza si parla. Tradotto precari, studiosi che si sono formati e che dopo lauree e specializzazioni si trovano ancora a sopravvivere, professionalmente parlando, con contratti di ricerca a termine addirittura rinnovabili anno dopo anno, senza alcuna garanzia di un futuro certo. A commentare l’importante risultato di laboratorio raggiunto ieri, sottolineando la specificità di chi materialmente ha contribuito a questo traguardo, è la professoressa Patrizia Bagnarelli, ordinaria di Microbiologia e dirigente della struttura operativa dipartimentale di Virologia dell’azienda ospedaliero-universitaria ‘Ospedali Riuniti’ di Ancona.

Leggi anche Coronavirus nelle Marche: ordinanza, vittime e contagi

Nell’ultima settimana questa sezione operativa dell’ospedale di Torrette è al centro dell’attenzione per le decine di tamponi analitici che il reparto sta raccogliendo e studiando per confermare, o meno, la positività al Coronavirus. Un’attività immane e che sta crescendo col passare dei giorni. Soltanto nella giornata di lunedì la Virologia, dove opera la professoressa Bagnarelli, ha effettuato analisi di laboratorio su 64 campioni. Proprio da lunedì le sessioni di analisi dei tamponi, a causa di un incremento al momento costante, sono state raddoppiate.

Ieri poi l’annuncio, molto importante, arrivato direttamente dal governatore delle Marche, Luca Ceriscioli: "La struttura di Virologia della clinica universitaria di Torrette ha isolato il virus come successo in altre realtà - ha detto Ceriscioli - Un fatto importante per la nostra struttura che non è solo sanitaria ma anche universitaria. Una grande dimostrazione di capacità".

Sono risultati come questo che certificano la bontà di un investimento: "Lavorando indefessamente e con grande passione io e con il concorso di tutto il personale della Virologia, il virus che così tanta preoccupazione sta comportando è stato isolato nel nostro laboratorio - ha aggiunto la professoressa Bagnarelli -. Un risultato importante perché consente di presentare delle contromosse nei confronti del contagio, per arrivare ad un vaccino efficace e dunque a farmaci in grado di contrastare la diffusione e la pericolosità della patologia, per caratterizzarla e per studiarne l’evoluzione.  Quanto siamo riusciti a fare nei nostri laboratori premia l’attività di coltivazione delle cellule e conferma l’expertise di un’unità operativa come la nostra".

Il reparto, con annesso laboratorio, dove opera la professoressa Bagnarelli sta lavorando a pieno ritmo da almeno una decina di giorni, ossia da quando il numero di contagiati da Coronavirus nelle Marche non è andato via via aumentando. Una situazione forse destinata a modificarsi. Non è da escludere che la Regione disponga, nei prossimi giorni, un potenziamento della struttura per far fronte alle nuove necessità.

Dei 61 casi positivi al Covid-19, su 200 test effettuati (i famosi tamponi) delle Marche, dall’Istituto Superiore di Sanità di Roma sono arrivate le conferme dalle controanalisi appena per il 10%. Questo a causa dell’enorme mole di lavoro ricaduta sull’istituto nazionale. Fino ad ora ogni campione positivo contro analizzato all’Iss ha confermato la positività.