Coronavirus Ancona, bimbo nasce prematuro. Mamma grave

Cesareo d’urgenza al Salesi a una civitanovese che ha dato alla luce un bimbo di 31 settimane. Il piccolo sta bene, lei invece è intubata

Un neonato all’ospedale pedriatico Salesi di Ancona

Un neonato all’ospedale pedriatico Salesi di Ancona

Ancona, 8 aprile 2020 - E’ arrivata in ambulanza da Civitanova Marche nella tarda serata di sabato per essere ricoverata d’urgenza all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. La donna, una giovane mamma civitanovese, incinta alla 31esima settimana, era infatti positiva al Coronavirus e inoltre le era stata diagnosticata una polmonite.

Le condizioni gravi in cui versava, hanno dunque fatto decidere per il trasferimento e il ricovero nella rianimazione del nosocomio anconetano, soprattutto nel caso in cui si fosse dovuto procedere d’urgenza con un parto anticipato in modo tale da salvare la vita del bimbo che sarebbe nato comunque prematuro. La decisione di effettuare il cesareo è stata presa nella serata di lunedì quando, dopo poco più di due giorni di ulteriore ricovero, purtroppo le condizioni della giovane mamma si sono aggravate. La donna ha infatti avuto un ulteriore peggioramento delle condizioni polmonari e da qui la decisione dei medici di allestire d’urgenza la sala operatoria ed effettuare il parto facendo nascere il bimbo prematuramente. L’intervento è andato per fortuna a buon fine.

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Il neonato, del peso di poco più di un chilo e mezzo, sembra comunque essere in condizioni buone e stabili. Purtroppo però, la sua positività al Coronavirus non potrà essere accertata prima di 7 giorni. Solo tra una settimana si potrà infatti sapere se anche lui, ricoverato nella rianimazione pediatrica, può aver contratto o meno il Covid tramite la madre. A preoccupare sono invece, al momento, le condizioni della mamma che risultano critiche. Intubata, si trova tuttora ricoverata nella rianimazione del Salesi. Medici e infermieri stanno facendo di tutto per far sì che, nella sua drammaticità, questa vicenda che vede uniti mamma e figlio possa concludersi nel migliore dei modi come anche quella verificatasi lo scorso 21 marzo quando venne registrato, sempre al Salesi, il primo caso pediatrico di positività al Covid, riguardante un neonato di poco più di un mese di vita portato da Urbino al nosocomio pediatrico del capoluogo dorico. Il piccolo, infatti, non avendo difese immunitarie rischiava di essere contagiabile.

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Stesso principio vale purtroppo per il neonato venuto alla luce lunedì notte. La vicenda riguardante il neonato urbinate dà però grandi speranze poiché il primo aprile, dopo dieci giorni trascorsi in rianimazione, le sue condizioni erano risultate stabili e in progressivo miglioramento al punto da poterlo considerare fuori pericolo. Il neonato era stato ricoverato in "rianimazione pediatrica – come spiegò una nota stampa dell’azienda sanitaria - in seguito a un intervento chirurgico addominale e nei primi giorni successivi all’intervento ha manifestato lesioni polmonari, all’ecografia toracica, compatibili con l’infezione da Sars-CoV2 senza però significative alterazioni della funzione respiratoria; è stato sufficiente, infatti, assistere la respirazione spontanea con modesto supporto di pressione e ossigeno in occhialini nasali". Il neonato lasciò quindi la rianimazione per essere trasferito in un reparto a minore intensità di cure.