Coronavirus Marche, Ceriscioli: "Scuole chiuse". Ma Conte: "Fate dietrofront"

L'annuncio in conferenza stampa, poi arriva la telefonata del premier. Scuole chiuse a Urbino fino a giovedì

Una scuola (FotoSally)

Una scuola (FotoSally)

Ancona, 24 febbraio 2020 - "Scuole chiuse fino al 2 marzo nelle Marche". Lo aveva detto in diretta Facebook il governatore Ceriscioli  "per contenere al massimo rischi di contagio da coronavirus". Ma poco prima del termine della diretta ha chiamato in diretta il premier Conte chiedendogli di sospendere l'esecutività dell'ordinanza emessa dalla regione Marche e di riaggiornare il tutto a domani quando verranno emanate delle disposizioni a carattere nazionale. Quindi domani scuole aperte. Tranne che ad Urbino, dove il sindaco Gambini ha invece deciso di chiuderle da domani 25 febbraio, a giovedì, 27 febbraio. Martedì 25 febbraio coordinamento nazionale del Governo con le Regioni per indicazioni nazionali sulle misure da adottare per l'emergenza Coronavirus.

AGGIORNAMENTO Scuole chiuse fino al 4 marzo

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C'è necessità che l'ordinanza sia coordinata all'interno di un quadro nazionale - ha spiegato Ceriscioli - per cui ho accettato ben volentieri la richiesta del presidente del consiglio". Questo significa che nelle Marche, scuole, università e manifestazioni non saranno sospese dalla mezzanotte di oggi, in attesa del "coordinamento nazionale che ci sarà domani mattina, martedì 25 febbraio, con tutte le Regioni, al termine del quale verranno definite le linee guida alle quali dovremo attenerci".

"Solo dopo averle apprese - ha concluso il governatore - ogni Regione potrà emanare all'interno di questo quadro: se i nostri provvedimenti saranno compatibili emetteremo l'ordinanza che avevamo previsto, al contrario sarà aggiornata".

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