Coronavirus, selfie con il cinese contro la psicosi

Bellissima iniziativa dei ragazzi di una quinta del Morea di Fabriano, un clic diffuso contro i pregiudizi

Il selfie anti psicosi

Il selfie anti psicosi

Fabriano (Ancona), 2 febbraio 2020 - La paura cinese, o forse psicosi, fa irruzione anche a casa nostra, tanto che in diverse delle farmacie della provincia è partito l’assalto alle mascherine protettive per evitare il rischio del contagio da Coronavirus. C’è anche chi ha esaurito le scorte, di norma piuttosto contenute, per acquisti prudenziali in numero mai così elevato, ma fortunatamente anche chi lancia messaggi forti e chiari in ben altra direzione, ovvero contro il dilagare della fobia da contaminazione.

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Il clic dal valore simbolico più incisivo che esorta ad un abbraccio collettivo contro timori e pregiudizi è riassunto dai volti giocosi e felici della prima A ad indirizzo turismo dell’istituto Morea di Fabriano. "La foto parla da sola", evidenzia il dirigente scolastico Emilio Procaccini che ha accolto con grande favore l’idea degli alunni e autorizzato la veicolazione, anche via social, dell’immagine scattata dal docente Stefano Ambrosini. Sono proprio le matricole della scuola superiore a prendere in braccio un compagno di classe di origine cinese, da sempre comunque residente in Italia, per diffondere l’invito a non estremizzare le paure. "Si tratta - aggiunge il preside - dell’unico ragazzo di etnia asiatica presente nella nostra scuola. Quando ho saputo della decisione degli studenti di scattare una foto così emblematica, ho immediatamente apprezzato la loro iniziativa. Del resto in qualità di istituzione scolastica abbiamo il compito di trasmettere i valori positivi".

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Insomma, come spesso capita, é dai giovani che arrivano i messaggi più virtuosi. "E’ il nostro modo - dicono i ragazzi in merito all’immagine antipanico - di invitare tutti a superare la diffidenza causata dal virus nei confronti di chi ha origini cinesi. Lo abbiamo fatto manifestando l’affetto nei confronti del nostro compagno di classe Luca". Insieme, dunque, per ricacciare indietro i timori, in un periodo in cui iniziano a verificarsi episodi poco piacevoli e reazioni scomposte nei luoghi pubblici dettate proprio dalla paura. In ogni caso c’è chi sta monitorando la situazione con grande attenzione soprattutto nella rete dei collegamenti internazionali, fortemente condizionata dalle nuove misure di sicurezza.

"Sul nostro territorio sono diverse decine i lavoratori bloccati residenti nell’Anconetano che non possono trasferirsi in Cina fino a nuove disposizioni", evidenzia Leandro Santini dell’omonima agenzia viaggi fabrianese impegnata soprattutto nell’organizzare le trasferte all’estero per i dipendenti di diverse aziende. "Mi risulta - aggiunge - che i lavoratori della nostra zona tornati nelle scorse settimane dalla Cina prima del blocco, siano stati sottoposti alle verifiche mediche del caso e fortunatamente per il momento la situazione può dirsi sotto controllo".