Corso Amendola, auto in doppia fila e caos "Ormai è una tradizione, dateci più parcheggi"

I commercianti alle prese con i tanti cantieri della zona alzano le braccia: "Qui se ne vedono anche in tripla fila per la verità. E’ diventato quasi folclore. Il nostro sogno è che un giorno ci sia un’isola pedonale anche per noi. Ma vorremmo più iniziative"

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Corso Amendola e le auto in doppia fila: un binomio inscindibile, quasi una tradizione. Un fenomeno che si manifesta anche altrove, naturalmente, ma che qui, nel centro commerciale naturale del ‘rio’ della fettina’, trova la sua esaltazione. Tanto che, a prestarci attenzione, sono pochi gli automobilisti che protestano con fari e clacson all’indirizzo degli indisciplinati ‘compagni di strada’ (nel vero senso della parola). "Macchine in doppia fila? Anche in tripla...", dice una commerciante del posto, tra il serio e il faceto. Una sua collega, Barbara Pergolini di ‘Mangio Ergo Sum’, arriva al paradosso: "Le macchine in doppia fila in corso Amendola? Ormai è folclore". Non è stato folcloristico, invece, aver dovuto rinunciare ai dehors esterni per consentire i lavori. "Sì, li abbiamo dovuti togliere, ma la prossima settimana li rimetteremo. Devo dire che c’è stata disponibilità nei nostri confronti. Il nuovo marciapiede è bellissimo. Io spero che un giorno anche qui ci sia un’isola pedonale, anche se la viabilità ne risentirebbe. Qui ci sono negozi dove si può incontrare il titolare che ti dà consigli, non come in centro, dove tra l’altro i prezzi degli affitti sono proibitivi. Ci sono attività, come la nostra, che vendono solo prodotti locali".

Davide Cardinali di Nuova Ottica definisce le auto in doppia fila lungo il corso come "qualcosa di istituzionale". Poi ribadisce i concetti della collega: "Siamo ottanta piccoli commercianti che il cliente se lo coccolano. L’unica nostra forza è il rapporto umano. I nuovi marciapiedi? Era giusto farli, anche se così i parcheggi sono sempre di meno, considerando anche il cantiere della scuola De Amicis. Un altro problema di corso Amendola è che mancano le iniziative. Vorrà dire che organizzeremo qualcosa noi".

Al Mixer Bar, uno dei più frequentati della zona, c’è Stefania Tontarelli, secondo la quale "il problema delle auto in doppia fila c’è come c’era prima. E’ qualcosa che riguarda più i residenti, che hanno i disagi maggiori. Anche via Maratta, infatti, è piena di cantieri. I lavori per i marciapiedi erano preventivati, e quindi è stato giusto farli, ma mi sembra che ci sia poco coordinamento tra i cantieri. Se ne potevano fare alcuni, e aspettare la fine delle feste per fare gli altri. Invece se ne apre uno, lo si interrompe e se inizia un altro. Non è possibile gestirne dieci contemporaneamente. Senza contare che c’è piazza don Minzoni, l’incompiuta. Lì i lavori devono ancora finirli. Non ha senso, parlo proprio a livello logistico". Tontarelli si dice d’accordo con Davide Cardinali riguardo alle iniziative: "Siamo tagliati fuori dal programma degli eventi. Sarebbe gradito che ci coinvolgessero. Noi siamo molto collaborativi. Siamo disposti anche a investire. Eppure negli ultimi anni siamo stati esclusi da tutto". C’è poi chi, come Alessandra Rumori, ammette che "poter parcheggiare in seconda fila è un vantaggio per il cliente e per il commerciante, anche se così la viabilità è più difficile. Ci sarebbe bisogno di qualche parcheggio in più".

r. m.