"Così ho catturato la cometa dei Neanderthal"

Il fotografo anconetano Andrea Amici è riuscito a immortalare lo straordinario evento sopra il duomo di San Ciriaco: "Che emozione trovarla"

"Così ho catturato la cometa dei Neanderthal"

"Così ho catturato la cometa dei Neanderthal"

di Nicolò Moricci

A catturare la cometa dei Neanderthal (una stella che passa una volta ogni 52mila anni), per ora, è stato Andrea Amici. Il fotografo anconetano ha immortalato il suggestivo corpo celeste sopra la Cattedrale di San Ciriaco. Uno scatto suggestivo e unico, che presenta Ancona tra luci e ombre. Luci, quelle della città e ombre, quelle di un cielo terso, ma cupo. Amici ha realizzato una miriade di scatti guardando sempre verso lo stesso punto: "Sono rimasto lì, in posizione, dalle 21 a mezzanotte e un quarto. Ero appena tornato a casa da una maratona, la mia compagna era uscita col cane e io ho approfittato del cielo per fare due foto". Che poi, in realtà, per la precisione, le foto sono tre: "Si tratta di tre immagini affiancate orizzontalmente in modo da creare un panorama verticale da terra a cielo. Questo perché – spiega Amici – io ho un teleobiettivo a 200 millimetri e con una lunga focale, un lungo obiettivo, era impossibile prendere le stelle in un unico scatto". Ma seppur diversi i focali, "ogni scatto è naturale e senza alcun ritocco. Nel dettaglio, sono stato 2 ore e mezza a scattare sempre lo stesso punto, per catturare la cometa. Come interferenza, c’erano l’inquinamento luminoso del centro".

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Proprio così: perché le luci della città (e del porto) sono tante. Con o senza cometa, quell’immagine di Amici è spettacolare: "La passione per le stelle è nata da un mio viaggio in Australia. Non mi era stato rinnovato il contratto di lavoro e ho deciso di partire. In fondo, non avevo nulla da perdere. Con la famiglia che mi ospitava, un giorno, vidi una nuvolona. ‘Ma quale nuvola?’ - mi dissero – ‘Quella è la galassia dopo la nostra’. Da lì, "la mia passione per il cielo e le stelle".

La cometa dei Neanderthal, che passa una volta ogni 52mila anni, nella foto di Andrea Amici si trova "sopra i lampi. È molto piccola, bisogna ingrandirla. Non poteva venire altrimenti, perché ho voluto prendere anche il paesaggio. Se avessi scattato dritto sulla cometa, non avrei immortalato Ancona. Vicino, c’è una stella centrale più grossa, che è una delle stelle minori della costellazione del Dragone. E vicino ecco la celebre cometa dei Neanderthal", per la quale l’osservatorio astronomico di Pietralacroce è pronto per l’avvistamento.

"Sono riuscito a prendere la cometa, perché a quella tarda ora della notte è di solito più bassa e vicina noi. Io ce l’avevo esattamente sopra la testa, ma è stato più emozionante trovarla che scattarla. Dico questo, in quanto contrariamente alle previsioni, la cometa è molto debole ed assolutamente non visibile ad occhio nudo. Se abbia espresso un desiderio? No, aspetto di venderne una più vicina a noi" ride.