"Così ho salvato quella mamma sul ponte"

L’osimana Martina Pigliapoco ha 25 anni: "Mi sono seduta a parlare con lei. Dopo, mi ha abbracciato e siamo scoppiate a piangere"

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di Silvia Santini

Lunedì ha evitato che una donna, mamma di tre figli, si buttasse da un ponte tibetano, in provincia di Belluno, parlandoci per ore. Martina Pigliapoco ha 25 anni ed è di Osimo. È nell’arma dei carabinieri e appartiene alla Compagnia di Cortina d’Ampezzo. La giovane in servizio ha salvato una mamma di tre figli con problemi economici che aveva deciso di farla finita. Un atto di eroismo inaspettato il suo che ha raccontato con voce commossa e che in un attimo ha rivestito di orgoglio Osimo. "Comprendi di essere stato utile a una persona in seria difficoltà, di camminare verso la direzione giusta e che l’impegno che metto solitamente nel lavoro e quello che cerco di raggiungere significa che forse un piccolo passo in avanti l’ho fatto – ha detto –. Vedere una persona aggrapparsi a te mentre è sull’orlo del precipizio, tra la vita e la morte, è un’esplosione di emozioni fortissime". Era in zona con un collega quando è stata avvisata: "Arrivata al ponte sono riuscita a spingermi fino a un certo punto, la signora continuava a ripetermi di non avvicinarmi e di non muovermi altrimenti si sarebbe buttata. Mi sono seduta per dimostrare che ero lì per aiutarla, non avrei mai fatto niente che lei non avrebbe voluto che io facessi – continua –. Solo dopo, appena ha ripreso lucidità, mi ha ringraziato in tutti i modi, come anche la sua famiglia, e mi ha chiesto se fossi uno psicologa. Le ho detto assolutamente no, sono solo un umile carabiniere". Ci sono figure specializzate per questo tipo di interventi: "Nel momento in cui il negoziatore dell’Arma è sopraggiunto, la signora non voleva che si avvicinasse, a parte me che ero già lì. Lui mandava messaggi via Whatsapp per aiutarmi". Poi Pigliapoco le ha parlato dei figli: "In un attimo ha fatto una telefonata a un suo familiare. Chiuso il telefono è scoppiata a piangere e sono riuscita a fare alcuni passi verso di lei finché non le sono arrivata accanto. Le ho preso la mano, l’ho aiutata a risalire e siamo andate via insieme". Il plauso le è arrivato fin dalla sua città natale. "Un eroe osimano, una giovane donna carabiniere che salva una vita. A nome mio personale e di tutta la città un caloroso abbraccio e un sentito ringraziamento", dice il primo cittadino Simone Pugnaloni. L’assessore alla polizia Federica Gatto aggiunge: "Una storia che lascia trasparire la forza, l’impegno, la dedizione che va oltre il semplice assolvimento del proprio dovere. Non solo una grande professionalità, la sua, ma soprattutto tanta umanità, una profondissima sensibilità e l’amore per il suo lavoro". Da tre anni Pigliapoco è in servizio nel Bellunese: "A Osimo, dopo altre esperienze lavorative, nel 2014 mi sono arruolata nell’Esercito perché era un passaggio obbligatorio. Un anno lì e poi mi sono congedata. Dopo un biennio in cui ho lavorato come operaia, ho vinto il concorso e così dopo un anno di scuola carabinieri sono arrivata qua. Non mi era mai capitato di vivere un’esperienza simile. Mi sento davvero orgogliosa di averla aiutata".