Così Marche Teatro fa il pieno: 170 serate tra prosa, danza e musical

Sono ben 42 i titoli in cartellone pronti ad andare in scena alle Muse e allo Sperimentale. Spazio anche alla lirica con proiezioni speciali al Ridotto. Si inizia con "Mine Vaganti"

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Tempi di crisi? A guardare il cartellone delle Muse di Ancona non sembrerebbe. Marche Teatro non solo non indietreggia, ma rilancia, con numeri sorprendenti: 42 titoli, di cui 13 in esclusiva regionale (e la prima nazionale di una nuova produzione). Totale: 170 serate da novembre a giugno, comprendendo Sperimentale e Teatrino del Piano. Inutile dire che c’è di tutto: prosa classica e contemporanea, danza, musical, teatro per ragazzi e proiezioni. A rompere il ghiaccio, dal 3 al 6 novembre, sarà ‘Mine Vaganti’ di Ferzan Ozpetek. A chiudere la stagione in abbonamento, ‘La Buona Novella’ con Neri Marcoré, diretto da Giorgio Gallione, la nuova produzione di cui sopra (13-16 aprile). In mezzo spiccano titoli e interpreti di grande richiamo, come ‘Il mercante di Venezia’ con Franco Branciaroli (17-20 novembre), ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ di Alessandro Gassmann (1-4 dicembre), ‘Il crogiuolo’ di Filippo Dini (dall’8 all’11), ‘Don Juan’ di Aterballetto (16 e 17). Il nuovo anno propone tra gli altri ‘Chi ha paura di Virginia Woolf?’ di Antonio Latella, ‘Così è (se vi pare)’, con Eros Pagni, e ‘Seagull Dreams’ dal ‘Gabbiano’ di Cechov, con Pamela Villoresi, scritto e diretto da Irina Brook (figlia di Peter). Molti i fuori abbonamento, dal musical ‘7 spose per 7 fratelli’, in esclusiva regionale dal 25 al 27 novembre, e ‘Lo Schiaccianoci’ del Balletto di Milano (30 dicembre). Velia Papa, direttore di Marche Teatro, cita tre ‘sue’ produzioni e co-produzioni allo Sperimentale: "Come la marmellata che non mangio mai" diretto da Liv Ferracchiati, nuovo astro della scena italiana, anche questo tratto dal ‘Gabbiano’, "Thanks for Vaselina", il classico di Carrozzeria Orfeo, e "L’Angelo della Storia" del Teatro Sotterraneo, in questi giorni al Piccolo di Milano, "un piccolo capolavoro in cui si ride di cose tragiche".

Spazio anche alle proiezioni cinematografiche al Ridotto delle Muse. Si inizia con ‘Cinedanza’, il 6 novembre (‘La vita è una danza’ di Cédric Klapish, che ha sbancato i botteghini di tutto il mondo). ‘Cineopera’ vedrà proiettare titoli lirici internazionali (il primo, il 22 novembre, è ‘Lucia di Lammermoor’ dal Wiener Staatsoper). Aggiungendo la stagione per i ragazzi, si comprende cosa intenda Velia Papa quando definisce il teatro "un luogo inclusivo, che ha il dovere di rivolgersi alle più ampie fasce di popolazione". E questo, sottolinea l’assessore alla cultura Paolo Marasca, "senza mai abdicare alla qualità, e senza rinunciare al ruolo produttivo".

Raimondo Montesi