RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Così "Sugar" suona la carica: "Ancona, stiamo arrivando. Sarà una festa per tutti voi"

Il cantante spiega anche la scelta dei posti a sedere: "Sono un po’ una comfort zone.. Non c’è la ressa. Forse sarà anche meno rock’n’roll ma il mio pubblico ama sentire bene".

Il cantante spiega anche la scelta dei posti a sedere: "Sono un po’ una comfort zone.. Non c’è la ressa. Forse sarà anche meno rock’n’roll ma il mio pubblico ama sentire bene".

Il cantante spiega anche la scelta dei posti a sedere: "Sono un po’ una comfort zone.. Non c’è la ressa. Forse sarà anche meno rock’n’roll ma il mio pubblico ama sentire bene".

Come sarà il concerto di domani sera allo Stadio del Conero? Beh, a rivelare qualcosa è lo stesso Zucchero, per cui ci si può fidare... Riguardo alla scaletta, il cantuatore dichiara: "Farò il repertorio con le hit che tutti vogliono sentire, ma ogni sera posso permettermi di cambiare qualcosa, in base all’atmosfera che si crea. La scaletta vera e propria la decidiamo poco prima di salire sul palco". L’artista tiene a sottolineare che "sono rimasto uno dei pochi a suonare tutto dal vivo. Ho una band ampia e collaudata che mi segue in tour da tantissimi anni, tutti grandi professionisti. Mi conoscono da una vita, non abbiamo nemmeno bisogno di provare: sanno fare le cose alla vecchia maniera, in modo estemporaneo". Riguardo ai posti a sedere, che i fan più ‘scalmanati’ vedono come il fumo negli occhi, Zucchero spiega che essi "sono un po’ una comfort zone: non c’è la ressa, il casino. Forse sarà anche meno rock’n’roll, ma il mio pubblico ama sentire bene, vedere bene il concerto... E’ un pubblico trasversale. Apprezzano l’idea di avere il proprio posto, poi appena parte la musica si alzano, ballano, si risiedono con le ballate… insomma, è più confortevole per tutti, una festa pensata per far star bene il pubblico".

Sicuramente è quello che Zucchero aveva in mente fin dall’inizio della propria carriera: "Ho cominciato giovanissimo – spiega l’artista rievocando il periodo della fatidica gavetta – Suonavo il sax in una band. Suonavamo tutte le sere, dalle dieci alle quattro del mattino. Facevamo di tutto: dal cha cha cha a Frank Sinatra. Quella era la vera gavetta, imparavi sul campo. Oggi non esiste più: ci sono i talent, ma non è la stessa cosa". Anche il rock, per Adelmo Fornaciari (suo vero nome), non è più lo stesso: "Il rock si è annacquato – osserva – Manca quell’impegno che un tempo era suo, poi passato al rap. C’è stato un periodo in cui il rap americano lanciava messaggi forti. Chi è rimasto? Forse Springsteen, Dylan… In Italia ci sono Salmo e Marracash. Con Salmo condivido diverse tematiche". Poi un post su Instagram: "Prove finite. Da Lunisiana Soul è tutto, prossima fermata Ancona".

Intanto Ancona freme per il suo arrivo. "L’estate ad Ancona sarà indimenticabile – dice con giustificato orgoglio l’assessore ai Grandi eventi Angelo Eliantonio – Tre grandi concerti allo Stadio del Conero per vivere la musica sotto le stelle". Gli fa eco il sindaco Daniele Silvetti: "Siamo finalmente tornati nel giro dei grandi tour estivi dei principali artisti presenti sulla scena musicale".