Costantini non lascia, sfiducia in arrivo

Il sindaco patteggia per stalking, opposizione sul piede di guerra: "Speriamo ci appoggi anche la maggioranza"

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Un sindaco in carica, Damiano Costantini, patteggia ad un anno di reclusione per atti persecutori compiuti anche all’interno del palazzo comunale nei confronti di una sua funzionaria apicale con cui ha avuto storia. Dovrà seguire come concordato nel patteggiamento un percorso per uomini che maltrattano le donne. Eppure resta sindaco. Salvo novità dell’ultima ora Costantini, di professione avvocato (ma la condanna potrebbe determinare la sua cancellazione dall’albo), nonostante le pressioni arrivate da più parti non cambia idea neppure dopo il patteggiamento che è un accordo tra imputato e pubblico ministero per l’applicazione, da parte del giudice, di una pena non superiore a cinque anni di reclusione. Una scelta del primo cittadino dettata soprattutto dalla volontà di evitare il processo mediatico e ulteriori coinvolgimenti della famiglia. Il suo privato a gennaio è balzato agli onori delle cronache cittadine e non solo dopo la denuncia arrivata almeno sei mesi prima da una funzionaria del Comune di Chiaravalle (oggi in servizio al Comune di Fabriano) che lo accusa di averla perseguitata e minacciata dopochè la loro storia d’amore era finita. Ad appena quattro mesi dalla notizia del sindaco indagato con tanto di misura cautelare che lo obbligava a stare almeno a cento metri di distanza dalla vittima, la questione torna a infuocare il dibattito pubblico nella città che ha dato i natali a Maria Montessori, pioniera del femminismo e dell’emancipazione femminile. L’opposizione compatta torna a chiedere le dimissioni e presenta la mozione di sfiducia, proprio come era avvenuto nei mesi scorsi quando però non era stata ammessa all’ordine del giorno. "Il patteggiamento del sindaco per stalking nei confronti di una dipendente comunale – sottolineano i gruppi consiliari "Per la città – Sindaco Bianchini", Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle - rappresenta il punto più basso mai toccato a livello amministrativo e politico. Le mancate dimissioni sono solo l’ultimo sfregio. Chiediamo la convocazione urgente del consiglio comunale e presenteremo nelle prossime ore una mozione di sfiducia che auspichiamo possa trovare il consenso anche del gruppo di maggioranza. È impossibile non vedere la gravità del momento, il buon nome di Chiaravalle oltraggiato da comportanti da censurare con tutta la forza possibile. Chiediamo un sussulto di dignità da parte dei consiglieri di Chiaravalle Domani le dimissioni immediate del sindaco". Ma la maggioranza che ha sempre difeso Costantini, sceglie di non commentare.

Sara Ferreri