Costi super, le piscine affondano "Fino a 140mila euro in più all’anno"

Gli impianti marchigiani, riuniti in comitato, si sono uniti al coordinamento nazionale per la protesta. Santoni: "Se l’inverno sarà freddo, le bollette non diminuiranno e saremo costretti ad aumentare le tariffe"

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di Sara Ferreri

Rincari di energia e gas, le piscine soffrono e soffriranno ancor più con l’abbassamento delle temperature: alcuni impianti hanno già scelto di chiudere per delle mattinate a settimana. I gestori delle piscine delle Marche, riuniti in comitato, in queste ultime ore, hanno unito le forze collegandosi anche al coordinamento nazionale per chiedere interventi urgenti. "Ogni impianto natatorio con i costi incrementati di energia e gas costa dai 100 ai 140mila euro all’anno in più – spiega Mirko Santoni (Team Marche che gestisce le piscine di Jesi, Osimo e Moie) e coordinatore del comitato Marche – e se come sembra l’inverno sarà più freddo del precedente, le bollette non diminuiranno e non ci saranno interventi governativi ci troveremo a dover ragionare su aumento delle tariffe per le categorie meno deboli. Offriamo un servizio per i Comuni di cui gestiamo gli impianti, Comuni che dobbiamo dire ci stanno al fianco in questa situazione così difficile che va avanti ormai da alcuni mesi e che segue il periodo della pandemia che ha messo a dura prova. Abbiamo investito, migliorato in efficienza i nostri impianti e ridotto i consumi ma con una tariffa del gas che era a 0.20 centesimi e oggi è a 2 euro è impossibile andare avanti. Cerchiamo – aggiunge Mirko Santoni - di tenere duro fino alla fine dell’anno, alcuni chiudendo alcuni giorni o alcune mattinate ma serve un intervento tempestivo da parte del governo specie per impianti energivori come le piscine che offrono un servizio che va a favore della salute e del benessere, da quella dei bambini a quella degli anziani. Noi stiamo lavorando con molte attività dopo la pandemia, c’è voglia di fare sport e dobbiamo assolutamente evitare le chiusure. Domani come associazione ‘Gestori piscine delle Marche’ saremo dal sottosegretario Valentina Vezzali a San Severino Marche per richiedere un intervento che consenta di superare questa fase acuta. Considerato che il territorio marchigiano con i suoi 30 gestori di impianti ad uso pubblico è diverso da quello di altre regioni più densamente popolate, siamo dell’avviso che serva serve un tetto al costo dell’energia e del gas. Un tetto che ci consenta di mettere in sicurezza i costi di gestione e poi a lungo termine degli incentivi per riqualificare i nostri impianti dal punto di vista energetico con il fotovoltaico e ogni soluzione che consenta di risparmiare energia. Per ora – conclude Santoni - noi abbiamo installato dei teli e degli inverter che ci consentono di risparmiare ma con i costi elevati dell’energia e del gas che abbiamo, questi interventi non sono sufficienti per evitare l’indebitamento".