Costi troppo alti, sfratto per 20 associazioni

Lettera del nuovo commissario Allegretto: "Entro fine mese lasciare i locali del Comune". L’ex Consoli: "Colpa di chi mi ha fatto cadere"

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Pronto lo ‘sfratto’ per una ventina di associazioni che avevano la loro sede al centro 6001 di Moie e all’ex scuola elementare: è scontro dopo il commissariamento del Comune. Le associazioni sono state avvisate venerdì dal segretario comunale che si è fatto portavoce delle decisioni del commissario Gloria Sandra Allegretto: "Entro il 30 novembre dovete lasciare gli spazi e liberare i locali". Un annuncio che ieri ha raggiunto anche le famiglie dei ragazzi che qui frequentano attività sportive come il Judo e ricreative come la banda musicale e il circolo di fotografia. Le associazioni che contribuiscono al pagamento delle utenze per poter utilizzare i locali hanno chiesto di cercare una soluzione diversa, come quella di condividere gli spazi. Ma la decisione del commissario sembra irrevocabile. Del resto i costi delle utenze sono triplicate. Al massimo potranno essere concessi alcuni giorni in più per lo sgombero dei locali. Si sta lavorando per trovare una sede alternativa solo a quelle associazioni che hanno uno scopo sociale. Alcuni degli ex consiglieri che hanno fatto cadere il sindaco Tiziano Consoli ritengono che la causa dello sfratto non sia il commissariamento e che la difficile decisione sarebbe comunque arrivata. "È immediato perché avviene in questo momento, il collegamento con il commissariamento – spiega l’ex consigliera Silvia Badiali –. In realtà la questione è dovuta a diversi altri motivi: la chiusura della discarica. Il Covid ha rimandato il manifestarsi del problema. L’attuale aumento dei costi dell’energia amplifica quello che comunque sarebbe avvenuto. Le attività per razionalizzazione uso dei locali sono infatti state iniziate dalla giunta Consoli". "Quanto sta accadendo alle associazioni – commenta l’ex sindaco Tiziano Consoli – è l’esito infausto dell’aver fatto cadere il Comune. La responsabilità è di tutti coloro che hanno presentato all’unisono le dimissioni. Un grave sfregio alla città di Maiolati Spontini. Il sottoscritto e la precedente amministrazione avevamo già avviato un percorso e dei primi incontri con le associazioni e stavamo concordando la concentrazione delle attività associative in parte dei locali per ridurre i costi e stavamo pure procedendo alla modifica del contratto di gestione calore che le precedenti amministrazioni avevano prorogato per oltre 10 anni – proroghe sanzionate dall’Anac in casi analoghi – e che rappresentava una voce di costo altissimo e insostenibile".

Sara Ferreri