Ancona, dimesso con 4 costole rotte. Muore dopo una settimana

Il 50enne di Castelfidardo è deceduto in pronto soccorso

CHIAREZZA Autopsia a Torrette per stabilire le cause della morte

CHIAREZZA Autopsia a Torrette per stabilire le cause della morte

Ancona, 11 agosto 2018 - Dimesso all’ospedale dopo la diagnosi di quattro costole fratturate, cinquantenne colto da malore meno di una settimana dopo muore in pronto soccorso. Sarà l’esito dell’autopsia interna, per ora, a stabilire le cause della morte di un uomo residente a Castelfidardo e deceduto ieri mattina in pronto soccorso all’ospedale di Torrette dove era stato portato d’urgenza dal 118 e della Croce Verde. Poco prima, a casa sua, i sanitari lo avevano soccorso a causa di una forte dispnea, un problema respiratorio.

Durante il viaggio verso Ancona e una volta nel dipartimento di emergenza, l’uomo è andato in arresto cardiaco e il personale medico e infermieristico non è più riuscito a rianimarlo. La crisi è stata massiva e non è improbabile che abbia raggiunto l’apice proprio ieri mattina dopo un periodo di sofferenza. Difficile al momento stabilire un nesso diretto tra il trasporto in ospedale dopo l’incidente domestico e la morte. Oltre all’esame autoptico svolto internamente all’ospedale, non è difficile immagine che i familiari della vittima si rivolgano ad un legale di fiducia per denunciare l’accaduto.

I fatti sono successi in un lasso di sei giorni, dalla mattina del 4 agosto scorso a ieri. Sabato il 50enne è rimasto coinvolto in un banale infortunio domestico all’interno della sua abitazione di Castelfidardo, forse una caduta dal letto. Nulla di preoccupante, ma sicuramente di doloroso, al punto da spingere i familiari ad accompagnarlo in pronto soccorso a Torrette. Gli esami diagnostici allora hanno confermato la lesione di quattro costole e non avrebbero evidenziato altre complicanze, al punto da consigliare al medico di turno che ha seguito il caso di dimettere il paziente.

Le fratture costali si risolvono generalmente soltanto con il riposo, non essendo possibili interventi di alcun tipo. Lesioni che però possono innescare problematiche in un secondo momento, come ad esempio un pneumotorace, ossia una lesione, leggera in un primo momento, dei polmoni. Magari il primo esame, una tac probabilmente, potrebbe non aver evidenziato il problema che invece, al contrario, ha lentamente iniziato a deteriorarsi, fino a portare al dramma di ieri mattina che si è chiuso con la morte del poveretto. La vicenda è soltanto all’inizio, ma è molto probabile che avrà uno strascico di indagine successivo per stabilire se vi siano state eventuali responsabilità da parte della struttura ospedaliera.