"Costretto a licenziare per gli sperperi del passato"

Il commissario della Fondazione Città di Senigallia Corrado Canafoglia: "Un atto che mi ha riempito di amarezza, ma ci sono perdite milionarie del passato"

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Fondazione Città di Senigallia, il commissario Canafoglia: "Un atto che mi ha riempito d’amarezza, a lungo ponderato, ma purtroppo è stato un atto dovuto". A seguito di licenziamenti, nuovi appalti e i compensi del commissario, l’ente socio assistenziale senigalliese è finito nel mirino dei sindacati e della politica regionale. Nei giorni scorsi il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi ha effettuato un’interrogazione in consiglio regionale e denunciato l’immobilità dell’Amministrazione senigalliese. Pronta è arrivata al risposta di Canafoglia: "Sono stato chiamato a risanare i conti dell’Ente, messi a serio rischio da pesanti perdite milionarie maturate negli anni precedenti e da operazioni anche immobiliari, quali l’acquisto del Musinf, utilizzando buona parte dell’indennità d’esproprio ricevuta da Autostrade per l’Italia – spiega l’avvocato Corrado Canafoglia - l’esternalizzazione della cucina rientra appunto in questa complessa attività di ristrutturazione e nasce dall’esigenza di ottimizzare la spesa di tale servizio oltre a provare a sfruttare economicamente le attrezzature costate circa 250mila euro e utili a preparare 450 pasti al giorno nonostante gli ospiti oscillino da un minimo di 42 a un massimo di 59". Due gli incontri con i sindacati a luglio, insieme ai dipendenti dove si è parlato anche del problema riguardante l’esternalizzazione del servizio cucina: "Prima di esternalizzare ho provato a cercare una soluzione interna adibendo a cuoca una delle dipendenti poi licenziate e prima addetta ad attività polivalenti che aveva nel frattempo acquisito i titoli abilitativi: dopo un periodo di prova positivo, la dipendente per motivi personali ha revocato la sua disponibilità". Il Commissario si è adoperato per ricollocare i dipendenti licenziati e sono in corso trattative. "Paradossalmente 2 dipendenti licenziati, se assunti da tale cooperativa, potrebbero migliorare la loro condizione economica – conclude Canafoglia - uno dei quattro dipendenti del servizio cucina, assistito dalla Cgil, il 6 dicembre 2022 ha definito il suo esodo dopo una trattativa che risale a primavera - estate 2022. Saremo comunque attenti ad agevolare il ricollocamento degli altri 3 dipendenti licenziati con le cooperative che hanno acquisito l’appalto della cucina o delle pulizie".