Covid, a Jesi due morti in 5 giorni

Tra le vittime, il pasticcere Gianfelici: aveva appena 64 anni. Era ricoverato in Terapia intensiva da tre settimane

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Due decessi Covid in Terapia intensiva in appena cinque giorni. L’ultimo, domenica, il noto pasticcere jesino Gianmario Gianfelici, titolare dell’omonima storica attività di viale della Vittoria. Gianmario Gianfelici, per i suoi clienti più affezionati "Mario", aveva contratto il virus quasi un mese prima e da tre settimane era ricoverato in Terapia intensiva all’ospedale Carlo Urbani. Una patologia pregressa e la mancanza di vaccinazioni avrebbero complicato il quadro clinico già risultato molto grave al suo arrivo in ospedale il 12 dicembre scorso. Aveva forti difficoltà respiratorie ed era molto debilitato. Dopo tre settimane di ricovero in Terapia intensiva le sue condizioni non sono migliorate nonostante le cure, fino al decesso sopraggiunto domenica mattina a soli 64 anni. Appena cinque giorni prima a morire nella stessa Terapia Intensiva è stato un 76enne jesino, anche lui senza dosi vaccinali. A poco tempo di distanza al pronto soccorso è deceduto un 81enne con patologie pregresse e due dosi di vaccino ma senza la dose booster. Ieri la terribile notizia della prematura scomparsa del pasticcere ha fatto il giro della città, lasciando tanti nell’incredulità e nello sconcerto. La pasticceria dopo il contagio del suo fondatore è rimasta chiusa a lungo nonostante le festività natalizie. "Mario faceva le paste con lo zabaione migliori al mondo", commenta addolorato un suo cliente. "Le castagnole con panna ed uvetta erano insuperabili", aggiunge un’altra signora. Che Gianfelici stesse lottando contro il Covid era diventata notizia di dominio pubblico, proprio sotto Natale, ed erano in tanti a pregare perché Mario riuscisse a vincere il "mostro". La camera ardente è stata allestita ieri nella casa funeraria Santarelli accanto all’ex Mercatone Uno di Monsano dove già in tanti si sono recati per l’ultimo saluto. Domani alle 10 nella chiesa Regina della Pace sarà celebrato il funerale del noto pasticcere jesino. Gianmario Gianfelici lascia nel dolore Silvana, i figli Nicola e Paolo, la nuora Lucia, il nipotino Giacomo e i parenti tutti.

"La nostra quercia è caduta ma le sue radici sono profonde e i suoi frutti ricchi", scrive la sua famiglia nel necrologio. Secondo quanto riferiscono i sanitari nel reparto Covid non intensivo allestito in Bpn (21 posti letto) dell’Urbani il 70 per cento dei pazienti sono non vaccinati, nemmeno con una dose. Ci sono anche pazienti vaccinati ma avrebbero conseguenze non gravi dovute al virus.

Sara Ferreri