Covid, pronto soccorso di Ancona allo stremo: pazienti in barella nel corridoio

La positività di un medico ha rischiato di mandare in tilt il reparto. E intanto al piano di sopra la politica dibatteva

Ancona, 22 luglio 2022 - Medico del pronto soccorso positivo al Covid, ranghi ridotti e mancanza di sostituti nel reparto che rischia di esplodere a causa dell’afflusso di nuovi contagi. Una mattina drammatica quella di ieri in pronto soccorso a Torrette dove il personale sanitario ha dovuto farsi in quattro per evitare il tracollo provocato da una serie di contingenze. Mentre al piano 1 medici e infermieri sudavano le proverbiali sette camicie per dare risposte alle decine di pazienti, costretti ad attese molto lunghe, al -1, all’interno dell’auditorium ‘Totti’, la politica regionale trattava il tema della riorganizzazione della sanità regionale.

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I pazienti "appoggiati" sulle barelle lungo i corridoi del pronto soccorso
I pazienti "appoggiati" sulle barelle lungo i corridoi del pronto soccorso

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Riorganizzazione che dovrebbe partire da misure urgenti per risolvere una situazione che altrimenti rischia di incancrenirsi. Il tutto mentre lo spettro del Covid e dei casi di polmoniti interstiziali bilaterali si sta di nuovo materializzando. Ieri alle 13 in attesa di una valutazione al pronto soccorso c’erano 14 positivi con quadri clinici importanti. Il reparto Covid, ricavato dove dovrebbe esserci l’Osservazione breve intensiva (Obi), pieno da giorni e ieri la necessità di ricavare un nuovo spazio dove tenere in osservazione i casi Covid. Senza alternative, i positivi al Covid sono stati messi alla sala 5 a cui si accede dal corridoio principale dell’area cosiddetta ‘pulita’. L’assenza improvvisa di un medico, costretto a dare forfait dalla positività al Covid l’altro ieri, ha costretto la direzione del reparto ad alzare bandiera bianca. Senza ricambi, con buchi nella pianta organica, ieri si è scelto di tenere in servizio un medico in meno al mattino per garantire pieno organico nel pomeriggio, sperando in un turno mattutino non troppo pieno. In realtà non è andata così, con circa 70 persone visitate, tempi di attesa con punte superiori alle 6 ore, pazienti barellati appoggiati lungo il corridoio, una mezza dozzina alla volta.

Tornando ai pazienti contagiati, la loro attesa in reparto così lunga è dovuta al fatto che il reparto Covid riattivato è pieno, la clinica di malattie infettive del professor Giacometti, con 20 posti. Possibile la rimodulazione del reparto ‘gemello’, la divisione diretta da Marcello Tavio, oltre all’area contagiati in medicina d’urgenza. Grande difficoltà anche in clinica di rianimazione, non tanto per il numero, esiguo, di casi di polmoniti da Covid, ieri 2, quanto perché l’area è costantemente attiva con i posti ordinari tutti pieni e il personale ridotto allo stremo.

La Regione non ha voluto concedere unità in più per sostenere l’attività della terapia intensiva diretta dal professor Abele Donati che dura dal marzo 2020 e adesso medici e infermieri rischiano di scoppiare. Per ora le ferie del personale non sono a rischio, ma chi resta al lavoro deve fare turni aggiuntivi a ripetizione saltando i riposi. I contagi, come sta accadendo su base nazionale, iniziano a stabilizzarsi e presto la curva dovrebbe iniziare a scendere di nuovo. Questo nonostante la performance delle Marche sia in peggioramento nella settimana che andava dal 13 al 19 luglio per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (1.489), mentre c’è solo un lievissimo aumento (+0,6%) rispetto alla settimana precedente. A dirlo i dati della Fondazione Gimbe. Nella stessa settimana sono sopra la media nazionale i posti letto in area medica (20,5%) mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (3%) occupati da pazienti Covid-19.

Nelle ultime 24 ore sono stati individuati nelle Marche 2.671 casi di Covid-19, con 7.139 tamponi processati nel percorso diagnostico e un tasso di positivita’ al 37,4% (ieri era al 38,4% con 2.520 casi). L’incidenza cumulativa su 100mila abitanti e’ scesa per il quinto giorno consecutivo, passando da 1273,94 a 1223,94.