Vaccino Covid Fabriano, simulazione al Palas. "Città immunizzata in due settimane"

Sono stati effettuati duemila test in un giorno su 250 ragazzi in età scolare. Una prova generale dell’incubatore Covid

Prove di immunizzazione a Fabriano, dove i ragazzi si sottopongono ai test

Prove di immunizzazione a Fabriano, dove i ragazzi si sottopongono ai test

Fabriano (Ancona), 30 agosto 2020 - Dovesse arrivare il vaccino Covid, l’organizzatissima Fabriano, grazie ad uno staff Asur di primo livello, sarebbe in grado di effettuare in due settimane la profilassi a tutta la città, immunizzando 30mila persone. Una full immersion in parte già sperimentata con grande successo attraverso il ‘vaccino day’ di venerdì al PalaGuerrieri, praticamente una riuscitissima prova tecnica del siero di massa in caso di approdo futuro dell’antivirus sul territorio. Operazione che verrà estesa presto anche a Jesi e Ancona.

Sono stati 250 i ragazzi in età scolare che hanno risposto all’invito dell’ente sanitario a sottoporsi al vaccino ordinario per il papilloma virus nella sede del palasport in sessione unica, in luogo di procedure decisamente più lunghe all’interno dell’abituale, e assai più angusta, location dell’ambulatorio di via Turati. Lo staff coordinato dalla dottoressa Daniela Cimini alla guida del settore igiene e sanità pubblica ha smistato in totale circa 500 persone, genitori compresi, con l’obiettivo di verificare le potenzialità di accoglienza, rivelatesi di assoluto livello. "Abbiamo dimostrato - evidenziano dall’ente sanitario - che con la dovuta organizzazione si può riuscire ad effettuare 250 applicazioni nello spazio di ogni ora".

Dunque, una task-force da duemila vaccini in una singola giornata lavorativa di otto ore, estendibili a 2.500 qualora il turno venga allungato a dieci ore per ampliare ulteriormente l’efficacia del servizio. Di certo c’è che la prova generale dell’incubatore Covid fabrianese attraverso la vaccinazione ordinaria ha fatto centro, grazie ad un’equipe di 26 operatori, coordinati da Daniel Facchini e Selena Saracino impegnati nella regia di un gruppo di cui fanno parte anche attivisti della Protezione civile e lavoratori del 118. Tutto è filato liscio, esaurendosi nello spazio di un paio d’ore in cui si è avuto modo di accogliere utenti e familiari nella parte esterna della struttura per poi effettuare interventi sanitari nelle otto postazioni debitamente distanziate sul parquet di norma calcato dai giocatori della locale squadra di basket di serie B.

Un primo esperimento su scala marchigiana reso possibile, come rimarcano dall’Asur, grazie anche alla piena collaborazione del comune che attraverso il sindaco Gabriele Santarelli ha concesso l’utilizzo della struttura sportiva, come peraltro già avvenuto con un’altra azione di fatto pioneristica nei mesi scorsi, quando a fine inverno Fabriano é stata una delle prime città su scala nazionale a proporre i tamponi Covid con il sistema del cosiddetto drive-through, ovvero gli esami direttamente in auto proprio nel parcheggio antistante il palas. Ora ecco un altro progetto pilota per il quale non si esclude un bis a stretto giro di posta già prima dell’eventuale vaccinazione Covid, visto che si sta pensando di organizzare in autunno sempre al palasport una o più giornate dedicate alla profilassi per l’influenza stagionale.