Ospedale Salesi Ancona, crede che la figlia sia morta: "Vi uccido". Disarmato dal prete

Un asiatico di 48 anni aveva visto la bambina in videochat: non rispondeva perché era stata sedata dopo un intervento chirurgico

Lo spiegamento di forze all'ospedale di Ancona

Lo spiegamento di forze all'ospedale di Ancona

Ancona, 11 maggio 2022 - E’ partito da Macerata diretto ad Ancona, armato di un coltello e con l’intenzione di minacciare e uccidere i medici e gli infermieri del Salesi che avevano sottoposto la figlia ad un delicatissimo intervento chirurgico per salvarle la vita. L’uomo però, un 48enne asiatico, l’aveva vista in videochiamata nel letto d’ospedale qualche ora dopo l’operazione, mentre era ancora priva di sensi ma solo perché sedata, come da prassi, a seguito di un intervento tanto certosino quanto complicato.

Quell’immagine, nonostante gli fosse stato ben spiegato che la ragazza era sotto terapia e che non era certo ancora in grado di poter parlare e reagire, l’ha sconvolto al punto da fargli credere e convincere che in realtà fosse morta e che i medici gli stessero dicendo il falso. Spossato già dalle proprie condizioni di salute e da quelle della moglie, la debolezza nella quale è sprofondato lo ha portato a decidere di voler compiere qualcosa di estremo, convinto che ormai non ci fosse più nulla da fare.

Presa l’auto, ha raggiunto quindi il nosocomio pediatrico. Qui, però, il personale addetto all’ingresso sapeva del suo arrivo, preannunciato, e prontamente aveva avvisato il numero unico di emergenza 112. Arrivato, non è stato fatto entrare e l’uomo si è quindi allontanato passando per l’ingresso dei mezzi di soccorso che si affaccia sulla zona della pineta del Passetto. Nel frattempo sul posto erano però anche giunte le pattuglie dei carabinieri di Ancona Centro e del Poggio insieme al personale del 118 - Ancona Soccorso e i militi della Croce Gialla. In completa sicurezza, l’uomo è stato fermato prima ancora che potesse avvicinarsi a qualcuno o riuscire ad entrare nell’edificio. Armato di un coltello da cucina, ha riferito di voler uccidere i medici e gli infermieri che avevano in cura la figlia perché, secondo lui, era morta e non l’avevano salvata. Il tutto è avvenuto intorno a mezzogiorno e la trattativa è durata circa due ore, fino a quando non è stato un prete cattolico, connazionale dell’uomo e arrivato da fuori provincia, a parlargli.

Dopo aver cercato di confortarlo e di farlo desistere dall’idea che aveva in mente, l’uomo di chiesa è riuscito a farsi dare il coltello e, quindi, a disarmare il 48enne. A questo punto si è tentato di far capire all’asiatico che aveva bisogno di cure mediche, di essere sottoposto a degli accertamenti. L’uomo però non voleva saperne ed è iniziata una seconda trattativa alla quale, questa volta, ha preso parte anche la moglie che, pure lei, nel frattempo aveva raggiunto il Salesi. Alla fine, pochi minuti prima delle 14, lo si è riusciti a convincere. Salito in ambulanza, è stato accompagnato scortato dai carabinieri fino a Torrette.

Nessuna persona è rimasta coinvolta né ferita e l’operazione si è conclusa senza che nemmeno i visitatori e il personale dell’ospedale pediatrico si accorgessero del dramma che si era consumato.