"Cucino le Marche in Danimarca"

Il sommelier Donninelli lancia il locale a Copenaghen: "Crescia? Qui ancora la confondono con le tortillas"

Luca Donninelli, 31 anni, con la dipendente Ilenia Ciaffoni: sono in Danimarca da 7 anni

Luca Donninelli, 31 anni, con la dipendente Ilenia Ciaffoni: sono in Danimarca da 7 anni

Un ragazzo jesino, somelier in fuga si innamora della Danimarca e crea un locale tutto suo dove cucinare la crescia marchigiana e far gustare i prodotti tipici della terra dove restano le sue radici. Lui è Luca Donninelli, ha 31 anni e un lungo curriculum in ristoranti stellati e locali prestigiosi d’Europa e in Italia. La sua idea si chiama ‘Strutto’ ed è in pieno centro a Copenaghen.

"Vivo 7 anni in Danimarca – racconta al Carlino -. A Copenaghen ho ricoperto il ruolo di restaurant manager del ristorante Relæ (una stella Michelin) di Christian Puglisi. Vista la chiusura del Relæ, ho deciso di mettere in atto un’idea che mi frullava in testa da tempo. È nato così ‘Strutto’ che mette al centro di tutto la crescia sfogliata marchigiana tipica di Urbino. Tutto è nato per gioco: mi sono improvvisato chef cucinando le cresce a casa durante il lockdown e consegnandole in bici per la città. Ricevevo gli ordini su Instagram. Sono riuscito ad avere l’attenzione dei giornali locale e trovare un socio, Antonio Dell’Aquilano per il mio pazzo progetto. E cosí siamo riusciti ad aprire il nostro spazio all’interno del food market di Broens Gadekøkken, in pieno centro a Copenhagen. Cerchiamo di portare le eccellenze marchigiane nella capitale danese: dalla farina di Paolo Mariani, al pecorinoparmigiano TreValli, i salumi come il ciauscolo Igp firmato Tomassoni e il bitter rosso Paoletti".

La ricetta della crescia? "È segreta. Dopo mille prove e rettifiche è stata codificata dalla mia ragazza Cecilia Aroni". Donninelli ha frequentato l’Alberghiero di Cingoli, e lasciato l’Italia subito dopo il diploma. Destinazione: Londra "dove – spiega - ho trascorso tre anni sempre lavorando in sala come sommelier dal Baglioni Hotel, Marcus Wareing e Galvin at Windows. Poi la nostalgia di casa ha preso il sopravvento e sono tornato in Italia per lavorare altri tre anni con la famiglia Alajmo sempre come sommelier nei loro ristoranti Le Calandre, 3 stelle Michelin e Gran Caffe Quadri a Venezia. Ma la voglia di esplorare nuove terre e stili di cucina mi ha portato nel 2014 a lasciare di nuovo l’Italia e provare la Danimarca dove ho deciso di sistemarmi". Poi la nuova idea: "perché non esisteva ancora una piadineria qui a Copenhagen". "Gli italiani in Danimarca, appena appresa la notizia – conclude Donninelli - sono stati molto entusiasti, mentre al danese medio ci vorrà un po’ penso a far arrivare il prodotto, in quanto viene confuso per una pizza, tortilla, sandwich or pancake".

Sara Ferreri