La Summer School sui cambiamenti climatici per la prima volta ad Ancona: "Cammineremo fino a Pescara". Ma è polemica col Comune: "Accoglienza deludente, ci avevano assicurato un luogo in cui dormire, ma lo hanno negato all’ultimo". Di cambiamenti climatici e di impatto sulla costa si parlerà da oggi, alla Mole Vanvitelliana, in un incontro aperto che inizierà alle 9 e terminerà alle 18 (con tanto di camminata alle 17.30 e aperitivo in piazza del Papa alle 19.30). A spiegarci di più, è Luca Lazzarini, docente di urbanistica al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano e coordinatore del Laboratorio del Cammino (LdC): "Saremo impegnati nel cammino al mattino, partiremo presto e impiegheremo undici giorni per arrivare a destinazione. Nel pomeriggio, spazio ad incontri, conferenze e seminari con attori locali a cui studenti e ricercatori parteciperanno per approfondire i temi di lavoro". Al centro, l’abitare stagionale e l’impatto dei cambiamenti climatici sulla costa: "C’è un problema molto urgente di erosione costiera – prosegue Lazzarini – questa è una delle conseguenze dirette dell’innalzamento del livello del mare. Le conseguenze? Il progressivo arretramento della linea di costa e il ripensamento del lungomare".
L’evento di apertura della Summer School internazionale ´Wow - Walking On the Wire´ è promosso dall’LdC, rete interuniversitaria che sviluppa progetti che utilizzano la pratica del camminare per innovare ricerca e didattica nelle discipline dell’urbanistica e dell’architettura. L’iniziativa vedrà un gruppo di circa 40 persone (tra studenti e giovani ricercatori da tutta Italia) camminare lungo la costa adriatica, da Ancona a Pescara, dal 27 agosto al 7 settembre, per studiare le fragilità territoriali e l’impatto dei cambiamenti climatici sulla costa adriatica. Il progetto gode anche del patrocinio del Comune, finito nell’occhio del ciclone: "È la prima volta che portiamo la Summer School ad Ancona – fa sapere Lazzarini, che tra l’altro è originario di qui – Siamo rimasti delusi dall’accoglienza che ci è stata riservata. Lo scorso gennaio avevamo chiesto un luogo in cui pernottare. Tutti gli altri Comuni del percorso lo hanno messo a disposizione e ci era stato riferito che non sarebbe stato un problema". A giugno, c’era stato un "incontro positivo" con l’assessore all’università, Marco Battino. "Ma a sole tre settimane dall’evento, ci hanno comunicato che non c’erano né palestre né palazzetti disponibili per noi – fa notare il prof – Una cosa abbastanza paradossale, dato che la città ne è piena. Evidentemente, non è stato totalmente compreso il valore della Summer School e la portata internazionale dell’evento". Studenti e ricercatori hanno trovato all’ultimo una soluzione alternativa: dormiranno da don Massimiliano, ai Salesiani.