NICOLO MORICCI
Cronaca

Dal Passetto a Portonovo, 20 chilometri in mare: papà, figlio e nipoti fanno impazzire il web

Gianluca Calderisi si è cimentato anche nell’impresa di camminare dalla baia a Numana. Il radiologo dell’ospedale di Torrette confessa: "E’ nato tutto per caso, non ci aspettavamo tutto questo successo"

Gianluca Calderisi con figlio e nipoti, in mare dal Passetto a Portonovo

Gianluca Calderisi con figlio e nipoti, in mare dal Passetto a Portonovo

Ancona, 10 settembre 2023 – Circa venti chilometri di camminata in mezzo al mare, tra gli scogli del Passetto fino alla spiaggia di Portonovo. Poi, come se non bastasse, ecco la tratta Portonovo-Numana, sempre tra terra e mare. Una missione, anzi "un’avventura", come la definisce Gianluca Calderisi.

Il 50enne anconetano, che lavora in ospedale, si è cimentato nell’impresa insieme al figlio, Luca, ai suoi cugini e a dei compagni di classe del 16enne. "È nato tutto per caso – spiega Calderisi senior – Stavo andando al mare come sempre, a Portonovo, e lì, lungo lo stradello, io e la mia famiglia abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi che tornava da un’escursione di gruppo.

Erano in circa 5 o 6 , alcuni conoscevano mia moglie e così abbiamo iniziato a parlare. Insomma, per farla breve – racconta lui – i ragazzi ci hanno detto di aver fatto questo giro: dal Passetto a Portonovo, tra le onde. E io ho detto: ‘Beh, simpatica come cosa, voglio provarci anche io’. L’ho proposto a mio figlio, con cui andiamo spesso a fare escursioni in mezzo alla natura, e lui chiaramente ha accettato". La prima volta è andata bene, la seconda, da Portonovo a Numana, è stata più dura: "Abbiamo fatto dal Passetto a Portonovo, circa 3 ore senza fermarci mai e andando abbastanza di corsa. La prima volta eravamo in 4, compreso io. Invece, il giro che ho fatto 20 giorni fa, più faticoso, da Numana a Portonovo, è quello in cui ho impiegato di più: eravamo io, mio figlio, un suo compagno di classe e un cugino. La prima volta – ricorda Calderisi, di professione radiologo – non è stata così faticosa, ma la seconda sì. Abbiamo documentato tutto, con foto e video che abbiamo postato in un gruppo, su Facebook".

Il post ha ottenuto quasi subito una marea di like e commenti, approvazioni e applausi. "Mi sono fatto accompagnare da mia moglie al Passetto – evidenzia Gianluca – siamo scesi per le scale e abbiamo fatto la strada terra-mare. Dico ‘mare’ perché quando si interrompono gli scogli, c’è da buttarsi in acqua, ma nel percorso Passetto-Portonovo c’è poco da tuffarsi". Il gruppetto, con addosso costume e scarpe da tennis, era sprovvisto di acqua e senza cibo: "Avevamo solo la gopro, ma nel secondo giro, a Numana, ho impiegato più di 4 ore. Se avessi avuto qualcosa da bere beh – scherza lui – sarebbe stato meglio e sicuramente meno faticoso. Ma la mia priorità erano i ragazzi".

Entrambi i percorsi sono di circa 9 chilometri e mezzo: "Nella Passetto-Portonovo il cielo era terso, la temperatura alta, senza nuvole, era tutto stupendo. È stato il giorno più bello dell’estate e il mare così piatto beh, non l’avevo mai visto". Il video condiviso su Facebook dal titolo ‘Pesci fuor d’acqua’ (con tanto di musica in sottofondo e di spettacolari immagini della Riviera del Conero) ha raccolto il consenso degli utenti, che l’hanno visto e ripostato più volte.