Daniele Silvestri in tour a Senigallia "Costruirò sul palco il nuovo album"

Non il solito concerto per il cantantautore romano, che martedì prossimo sarà al teatro La Fenice "In scena ci sarà uno studio di registrazione, lavorerò dal vivo al disco inedito insieme ai miei fan"

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Un tipo originale, Daniele Silvestri, lo è sempre stato. Ma stavolta ha avuto una pensata davvero particolare. In attesa dell’uscita del nuovo album il cantautore romano è partito per il suo nuovo tour ‘Daniele Silvestri – Teatri 2022’. Il bello è che ha deciso di portarsi il lavoro sul palco, ‘costruendolo’ insieme al pubblico. In pratica, l’artista metterà in scena il suo processo creativo, condividendolo con i fan. Accadrà anche al Teatro La Fenice di Senigallia, martedì ore 21. "Non solo eseguiremo dei brani inediti - ha annunciato l’artista sui social – ma li scriveremo, riscriveremo, cambieremo e improvviseremo in ogni singola data sotto gli occhi di tutti quelli che verranno a vederci. Spettatori inevitabilmente partecipi, volenti o nolenti, di questa parte sperimentale e creativa dello spettacolo. Il resto, il modo e la forma, i contenuti stessi, li lascio alla vostra immaginazione".

Silvestri, pare di capire che non sarà il solito concerto... "No, e questo fin dall’inizio, che sarà ‘teatrale’. Fingeremo che il pubblico non ci sia. Sul palco ci sarà una specie di studio di registrazione, comodissimo, e tecnicamente splendido. Oltre al normale concerto, che già basterebbe, mi metterò a lavorare al nuovo disco, e lo farò lì sul palco".

Il pubblico ha già dato il suo contributo a livello di testi, vero?

"Sì, circa un mese fa sui social ho invitato la gente a mandare delle storie. Ne sono arrivate tantissime. Quando ho iniziato a leggerle mi sono commosso e divertito. Alcune ho deciso di farle diventare canzoni. Finora è accaduto in due casi".

Storie vere o inventate?

"Per adesso ho scelto storie vere. E’ più bello avere a che fare con la realtà".

Ma come si fa a lavorare ‘dal vivo’ su canzoni nuove?

"Diciamo che, con il testo già pronto, elaboriamo un’idea degli accordi, della ritmica e della melodia, magari approfittando della pausa tra la prima e la seconda parte del concerto, in camerino. Poi il lavoro continua sul palco. E’ un’idea un po’ folle, ma anche un’esperienza emotivamente fortissima. Una cosa che posso fare solo perché lavoro con dei musicisti strepitosi". E i classici del repertorio che veste sonora avranno?

"Anche in questo caso posso dire che non c’è quasi niente di preparato. A volte gli arrangiamenti sono fedeli agli originali, altre volte le canzoni sono ‘rilette’ in modo da recuperarne l’essenza. La scaletta comunque sarà sorprendente. Magari certi brani che il pubblico si aspetta non li faremo. Dipende anche dal fatto che suoniamo in un teatro".

Un Daniele Silvestri inafferrabile, insomma.

"Non ho voglia di cristallizzarmi in una certa forma, né voglio vivere di rendita".

Raimondo Montesi