Ancona, 17 settembre 2023 – Decreto-legge Caivano: ad Ancona la prima applicazione a distanza di neanche 24 ore dall’entrata in vigore. È stato il questore dorico, Cesare Capocasa, a disporre la misura di prevenzione dell’avviso orale nei confronti di un 15enne. Il ragazzino, residente nell’anconetano, sarebbe stato fermato dagli agenti delle Volanti del capoluogo marchigiano con addosso della droga. E non sarebbe la prima volta. Una tendenza crescente, la sua, di "comportamenti antigiuridici" che ha portato gli uomini della questura di Ancona a bussare alla porta della famiglia per la notifica dell’avviso orale, una sorta di ramanzina di Stato. Senza il decreto Caivano tutto questo non sarebbe stato possibile.

Questore Capocasa, perché ha scelto la nuova misura prevista dal decreto Caivano?
"Perché è l’unica applicabile in riferimento alla tipologia di reati commessi nella fattispecie dal minore".
È un avviso orale?
"Esatto, è un invito a cambiare condotta per evitare di incorrere in misure più pesanti. La notifica si fa alla presenza di almeno un genitore".
Con quale obiettivo?
"L’importante è la prevenzione, bisogna impedire l’escalation di ulteriori condotte criminali. Così, si richiama l’attenzione dei genitori, che vengono coinvolti dallo Stato".
Uno sforzo comune: non solo polizia, ma anche famiglia…
"Ha centrato il punto. Quello volto al contrasto del disagio giovanile è un lavoro corale".
Ad Ancona, le baby gang che terrorizzavano il centro sono un lontano ricordo…
"A me non piace chiamarle così".
E come le definisce?
"Baby aggregazioni disagiate, smarrite e disorientate".
Ma la sostanza non cambia…
"Si tratta di eliminare queste sacche potenzialmente pericolose spesso usate non solo dalla criminalità organizzata, ma anche da quella, per così dire, comune".
Se non ci fosse stato il decreto Caivano, cosa avreste fatto?
"Bella domanda. Prima, ci limitavano a chiamare i genitori".
Su quali soggetti incide il nuovo decreto?
"Su tutta la fascia d’età tra i 14 e i 18 anni, che è spesso usata (e strumentalizzata) dalla criminalità organizzata. Sono misure importanti che vanno ad attenzionare quel tipo di realtà e di sacca di disagio. È assolutamente positivo e noi ci siamo fatti trovare pronti".
Lei è da sempre vicino ai giovani: ha parlato col ragazzo?
"Non direttamente, ma la strada da seguire è questa. Lui aveva già intrapreso un percorso delinquenziale, spero che la misura emessa ieri possa renderlo consapevole di ciò che ha fatto".