Dentix Ancona, la beffa. "Sconti a chi pagava tutto subito"

C’è chi ha preso diecimila euro di finanziamento che ora non riesce a bloccare. Prime cause civili davanti al giudice di pace

La sede anconetana di Dentix nel centralissimo Corso Garibaldi: non ha più riaperto

La sede anconetana di Dentix nel centralissimo Corso Garibaldi: non ha più riaperto

Ancona, 13 giugno 2020 - Non proponevano solo finanziamenti ma anche sconti a chi pagava tutto subito, o in assegni o in contanti. Su cifre alte si arrivava anche a mille euro. Adesso un cliente ha citato in giudizio la Dentix Italia che da marzo non gli ha più rimborsato 1.200 euro per un intervento troppo invasivo che aveva deciso di non fare più con loro. L’udienza è prevista per il 30 giugno, davanti al giudice di Pace. L’azione civile è stata avanzata dall’avvocato Mario Antonio Fusario che sta seguendo altri due clienti rimasti senza trattamenti da parte della clinica dentale di corso Garibaldi ma tutti pagati. "Ho mandato pec, ho chiamato i loro numeri ma non ho mai ricevuto risposte – spiega Fusario – in un caso quindi, quello che seguo da marzo, sono dovuto intervenire citandoli in giudizio, vediamo come evolverà però la situazione perché nel loro sito hanno messo una comunicazione che dovrebbero riaprire. Di fatto con noi non hanno mai preso contatti".

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Intanto però le persone rimaste appese da settimane, senza la possibilità di completare le cure pattuite, aumentano di giorno in giorno. La clinica ha chiuso durante il Covid, a marzo, e non ha più riaperto lasciando smarrita la clientela preoccupata di non poter finire le prestazioni già pagate, per lo più tramite finanziamenti che bonificano ogni mese. C’è chi ha preso anche 10mila euro di finanziamento che non riesce nemmeno a bloccare. L’avvocato Fusario, che è abituato a seguire casi di sanità, oltre al cliente che doveva vedersi rimborsare i 1.200 euro ha preso contatti con altri due che si sono rivolti al suo studio. Una donna ha ricevuto dalla clinica mille euro di sconto su una spesa di 5.600 euro pagando subito le cure, senza attingere al finanziamento. Doveva cambiare l’impianto perché fatto male.

"La sostituzione doveva avvenire prima del Covid – riferisce il legale – ma non è stata fatta e ora la mia cliente fa fatica a masticare perché l’impianto attuale si stacca. Ha pagato ma attende ancora l’intervento". Il terzo cliente invece doveva finire un trattamento per una spesa di 600 euro ma non gli è stato ancora possibile. "Avrebbe bisogno della cartella clinica – dice Fusario – per poter almeno rivolgersi ad un altro dentista". Quello della cartella trattenuta dalla clinica è uno dei motivi che possono portare il cliente a far valere i propri diritti.

"Occorre richiedere la restituzione della cartella clinica – dice l’avvocato – nel caso invece di cure non eseguite correttamente e poi sospese occorre verificare la responsabilità dei medici che hanno fatto gli interventi ai clienti. Si posso chiedere danni per responsabilità medica per trattamenti non terminati". La Dentix avrebbe fatto richiesta in tribunale di istanza pre-fallimentare in Spagna. La notizia si è diffusa da lunedì creando molte preoccupazioni anche in Italia. Le cliniche sono chiuse da settimane in tutto lo Stivale.