Dentix chiuso, il caso ora finisce in Procura ad Ancona

Il colosso spagnolo ha depositato il concordato preventivo. Intanto l’Adiconsum Marche chiede il sequestro preventivo

La sede della clinica di Dentix Italia in corso Garibaldi

La sede della clinica di Dentix Italia in corso Garibaldi

Ancona, 2 luglio 2020 - Il caso Dentix finisce in Procura dove potrebbe presto aprirsi un fascicolo per truffa e lesioni personali. L’Adiconsum Marche ha presentato infatti una querela nella segreteria della magistratura dorica e una istanza di sequestro preventivo dei computer e delle cartelle cliniche dell’ambulatorio di corso Garibaldi, quello chiuso dall’inizio del lockdown e mai più riaperto. Una procedura dovuta dopo le segnalazioni di decine e decine di cittadini rimasti con i finanziamenti per le cure dentali da pagare ma senza più i servizi per i quali si erano prenotati.

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Il percorso per il recupero del denaro o delle prestazioni si profila lungo. La Dentix Italia ha presentato infatti la richiesta di concordato preventivo in continuità al tribunale di Milano. A renderlo noto è la stessa azienda, in una nota, dove specifica che "l’obiettivo è di arrivare alla riapertura delle cliniche in condizioni di sicurezza, prestare le cure necessarie ai pazienti, ristrutturare il debito finanziario, tutelare i creditori, i dipendenti e i collaboratori". Ormai quindi è ufficiale: la multinazionale, specializzata in cure ed impianti dentali a prezzi low cost, è in difficoltà economiche.

Per evitare il fallimento dovrà essere presentato un piano di ristrutturazione del debito, entro un massimo di 120 giorni e che vada bene ai creditori, e di rilancio della società che possa consentire la riapertura delle cliniche e il completamento dei trattamenti odontoiatrici ai pazienti. La Dentix Italia specifica che le cliniche hanno interrotto la loro attività a causa della pandemia e al conseguente lockdown. Una situazione che avrebbe acuito difficoltà finanziarie già esistenti. "Abbiamo lavorato e riflettuto su diverse ipotesi per tornare all’operatività in Italia nel miglior modo possibile – dichiara Angel Lorenzo Muriel, fondatore e presidente di Dentix – senza venire meno agli impegni che ci siamo assunti. Quella del concordato preventivo in continuità è la scelta migliore per tutelare gli interessi di tutti".

Da mesi però il centralino della Dentix di corso Garibaldi, come quello delle altre cliniche di tutta Italia, suona a vuoto e senza rassicurazioni per i pazienti. Intanto i due atti, preparati dall’avvocato dell’associazione dei consumatori, Ezio Gabrielli, sono stati depositati lunedì e martedì. "Abbiamo descritto quanto trovato dai clienti negli ultimi giorni – spiega Gabrielli – con contratti pagati, chi in contanti chi attraverso delle finanziarie per poi ritrovarsi la clinica chiusa e le prestazioni non fatte. Contratti che sono stati fatti fino all’ultimo cioè fino a febbraio". Stando alla visura fatta dal presidente regionale di Adiconsum, la società aveva sofferenze già prima del Covid. "Nel bilancio 2017 – dice Francesco Varagona – avevano già 4 milioni di perdite". E’ in quell’anno che hanno aperto la clinica ad Ancona.