
La donna lo aveva lasciato e lui ha cominciato a perseguitarla ovunque
Convivono 16 anni poi lei scopre che lui lo tradisce e dopo qualche mese lo lascia e lo mette fuori di casa. All’inizio l’uomo sembrava averla presa bene poi però sarebbero iniziate le persecuzioni. Decine e decine di messaggi al giorno, appostamenti sotto casa, incursioni al bar dove la donna andava con gli amici, scenate plateali dove l’avrebbe offesa dandole della "ladra, rubi, fai atti vandalici" per poi lusingarla forsennatamente con parole da innamorato con cui le diceva "ti amo, sei il mio amore, torniamo insieme". Per settimane, anche recentemente, l’ex avrebbe fatto trovare anche delle rose rosse alla maniglia dell’automobile di lei, davanti al portone di casa e mazzi di fiori spediti dal fioraio a domicilio con un corteggiamento ritenuto esasperante dalla vittima che più volte gli avrebbe detto di smetterla. Nemmeno l’ammonimento fatto dal questore a marzo del 2023 avrebbe fermato l’innamorato che ora è a processo per stalking.
Il procedimento si è aperto ieri in tribunale, davanti alla giudice Paola Moscaroli. Imputato un 60enne originario di Osimo, difeso dall’avvocato Giuseppe Romiti. La ex compagna, un’anconetana di 55 anni, è parte civile con l’avvocato Roberta Montenovo. Ieri la vittima ha testimoniato in udienza raccontando le persecuzioni che avrebbe per due anni, a partire dal 2023, e che starebbe subendo anche adesso. "E’ arrivato a farmi trovare le rose rosse sulla mia auto – ha raccontato la 55enne – ho capito che era lui perché mi ha inviato un mazzo degli stessi fiori a casa, con un biglietto e la firma. Veniva fino davanti casa mia, io non ne potevo più, lo avevo già denunciato. Per tutta l’estate non sono potuta stare in giardino perché avevo timore che arrivasse o mi spiasse, mio figlio si è trasferito con sua moglie a vivere con me per proteggermi, ho dovuto cambiare le abitudini di vita".
La donna lo aveva lasciato nel 2022 dopo aver scoperto che lui lo tradiva. Il figlio, avuto con l’imputato, si era accorto di foto e messaggi sul cellulare e lo aveva detto alla madre. Nel 2023 i fatti più gravi, un paio avvenuti al Pippo Bar del Q3, che la vittima frequentava con gli amici. "A luglio è venuto due volte e mi ha baciato in bocca – ha raccontato la donna – poi ha fatto scenate, davanti ai miei amici. Diceva che ero una ladra, una pezzente, tutte fantasie sue. Mi controllava di continuo". La vigilia di Natale si sarebbe attaccato al campanello di casa, poi avrebbe inviato molti messaggi al giorno scrivendole "vediamo, voglio parlarti" e altri con la scusa di voler parlare con il figlio. Poi le avrebbe fatto regali non graditi, infine la carrellata di rose per far sentire la sua presenza. Fino ad un mese fa avrebbe continuato con questo atteggiamento, ha fatto presente la vittima. "Sei l’unica che amo", le avrebbe scritto. L’imputato sarà sentito nell’udienza del 30 ottobre.
Marina Verdenelli