Difetto cardiaco congenito: bimbo algerino di 11 mesi salvato al Salesi di Ancona

Gara di solidarietà per portare la famiglia nelle Marche e dare una speranza al piccolo: sette ore di intervento

I cardiologi pediatrici Marco Pozzi e Luigi Arcieri che hanno operato il bambino

I cardiologi pediatrici Marco Pozzi e Luigi Arcieri che hanno operato il bambino

Ancona, 15 giugno 2021 - Bimbo di origini algerine affetto da una patologia cardiaca vola dal Nord Africa al Salesi: è salvo dopo una delicata operazione chirurgica. Azzedine (il nome è di fantasia) rischiava la vita, ora sta meglio grazie alla mobilitazione di più enti, associazioni, reparti e professionisti. A partire dalle Patronesse del Salesi, ma anche alla generosità dei privati, visto l’alto costo di questi trasferimenti da altri continenti di bambini con problemi al cuore. Non è il primo e non sarà l’ultimo intervento, infatti, compiuto nell’unità operativa di cardiochirurgia pediatrica dell’azienda ‘Ospedali Riuniti’ di Ancona.

L’anomalo e accentuato rossore a manine, bocca e lingua non lasciavano dubbi. Il piccolo Azzedine, algerino di soli 11 mesi, fin dalla nascita aveva un difetto cardiaco congenito e solo un delicato intervento chirurgico avrebbe potuto salvarlo. I suoi genitori avrebbero fatto carte false pur di cambiare il suo destino e, alla fine, hanno trovato una sponda nell’Associazione Patronesse del Salesi, che da tempo seguono ed attuano il progetto ‘Guariamoli’, iniziativa di solidarietà internazionale. Duemila chilometri in volo, per sbarcare ad Ancona, direzione ospedaletto, con un carico di speranze. Mamma e papà di Azzedine, lasciato suo fratellino in Nord Africa, hanno affidato alle cure dei cardiologi pediatrici Marco Pozzi e Luigi Arcieri, il loro piccolo, potendo poi assisterlo appoggiandosi alla Casa dell’Ospitalità ‘Anna Galvani’, gestita dalle Patronesse. Ci sono volute oltre sette ore di intervento chirurgico del tipo Glenn per salvare il bambino. A seguire diversi giorni di terapia intensiva per riprendere lentamente le sue funzioni, tanti altri giorni di reparto di Cardiologia Pediatrica – venendo continuamente monitorato – per poi essere finalmente dimesso, qualche giorno fa.

Ora Azzedine sta molto meglio, trascorre la convalescenza con i genitori nella Casa dell’Ospitalità, in attesa di ulteriori controlli e si appresta a compiere un anno. L’ennesima dimostrazione di quanto é preziosa una vita e di quanto possa essere determinante il contributo di enti, associazioni e privati, come Dino Latini, presidente del Consiglio regionale e Marco Gnocchini, presidente della Prometeo che hanno contribuito ad assicurare la somma necessaria per sottoporre il piccolo all’intervento di alta chirurgia.

"Per il Salesi – ha commentato Milena Fiore, presidente delle Patronesse – un altro motivo di vanto. E non chiediamoci perché gli anconetani, i marchigiani, gli italiani, ma anche gli stranieri sono così legati al nostro ospedale, perché la struttura si è conquistata stima e considerazione giorno dopo giorno. Per quanto riguarda il progetto, che vorremmo continuare ad alimentare con l’aiuto di tutti, da quando è stato avviato ha salvato diciotto bambini, provenienti da Paesi come Albania, Kosovo, Macedonia, Kenya e Senegal dove la specializzazione chirurgica non è certamente all’altezza".