
Ha scosso la politica cameranese la revoca delle deleghe all’assessore alla Cultura Barbara Mori da parte del sindaco Oriano Mercante....
Ha scosso la politica cameranese la revoca delle deleghe all’assessore alla Cultura Barbara Mori da parte del sindaco Oriano Mercante. La lista civica di opposizione NuovaMente Camerano ha chiesto le dimissioni del primo cittadino. "Il grave scollamento tra il primo cittadino e il Pd, azionista di maggioranza dell’attuale Giunta, ha determinato il venir meno della necessaria coesione politica, per lasciar posto a una maggioranza solo numerica che dovrà confermarsi a ogni votazione - afferma il capogruppo Francesco Marzocchi -. Mori resta in maggioranza, al momento, determinando una situazione surreale, come è emerso nell’ultimo Consiglio comunale. Tutti insieme appassionatamente, ma come fratelli coltelli. Sindaco, ex assessore e capogruppo si sono criticati a vicenda, ma marceranno disuniti verso la fine del mandato, dimostrandosi più attaccati alla poltrona che al bene del paese". "Non ci si poteva aspettare nient’altro di quello che è successo, vale a dire una inutile e pessima rappresentazione di ciò che è la politica oggi a Camerano – aggiunge Lorenzo Rabini, coordinatore di FdI locale -. Quello che non quadra e che rimbalza evidente, è che qualche giorno prima del Consiglio il Pd cameranese scriva una sua missiva praticamente di ’condanna’ rispetto all’atteggiamento del sindaco e della sua decisione e che in aula vengano fatte dichiarazioni ufficiali da parte della maggioranza di sostanziale pensiero negativo su quanto fatto dal Sindaco e che la stessa Mori, protagonista della vicenda, abbia espresso la volontà di rimanere nel gruppo misto di maggioranza".