Jesi, discarica abusiva nel campo bio. Denunciato

I poliziotti riescono a rintracciare il responsabile con precedenti. Indagini in corso su altri due artigiani che avrebbero fatto smaltire scarti di cartongesso e vernici

Incastrato dopo attente indagini della polizia

Incastrato dopo attente indagini della polizia

Jesi (Ancona), 15 ottobre 2019 – Secchi di vernice e solventi semivuoti, scarti di cartongesso e lavorazioni edili abbandonati nel campo di un agricoltore che produce biologico: i poliziotti dopo lunghe indagini arrivano al responsabile un artigiano 50enne che si sarebbe prestato per lo smaltimento nella discarica abusiva anche nei confronti di altri due colleghi. Il commissariato di polizia di Stato di Jesi ha concluso una lunga attività di indagine finalizzata all'individuazione dei responsabili dei reati previsti dalle leggi in materia di tutela ambientale per abbandono di rifiuti pericolosi e nocivi e attività di gestione dei rifiuti clandestina.

Tutto è iniziato a metà settembre quando un agricoltore jesino impegnato nella produzione di alimenti biologici si è rivolto al commissariato denunciando l'abbandono su un terreno di sua proprietà di notevoli quantità di rifiuti. insieme all'agricolture gli agenti hanno effettuato un primo sopralluogo constatando che la discarica abusiva era composta principalmente da materiali di scarto di lavorazione di cartongesso unitamente a contenitori di vernici e solventi vuoti o con scarsi residui nocivi per l'uomo.

Scavando tra gli ammassi di rifiuti, oltre 120 metri cubi di materiale, agricoltori e poliziotti hanno iniziato a trovare indizi da cui è scaturita l’attività di indagine. In particolare scontrini, frammenti di carta con note autografe e ritagli di progetti edili. Da una laboriosa ricostruzione effettuata dai poliziotti si è arrivati agli esercenti che avevano venduto il cartongesso e i materiali di lavorazione connessi. Poi agli intestatari delle carte di credito e bancomat utilizzati per il pagamento fino ad alcune pratiche edilizie inoltrate in Comuni della Vallesina. Sentiti dieci testimoni e ricostruita l’intera vicenda Il commissariato di Polizia ha denunciato alla Procura di Ancona il 50enne artigiano gravato da precedenti penali anche in materia di violazioni della stessa normativa di tutela ambientale.

Una segnalazione dei fatti è stata inoltrata al Comune di Jesi per la rimozione dei rifiuti attività che verrà poi addebitata responsabile. Ma al vaglio degli inquirenti c’è anche la posizione di altri due artigiani della Vallesina operanti in ambito edilizio specializzati in cartongesso che si sarebbero rivolti al 50enne per lo smaltimento degli scarti delle lavorazioni per non passare tramite centri specializzati come previsto dalla vigente normativa.

Il Commissariato di Polizia di Jesi sottolinea “l'ottimo rapporto di collaborazione avuto con il cittadino parte offesa nel reato che ha permesso l’individuazione del responsabile del reato per il quale oggi la società ha particolare sensibilità, nonché l'avvio delle procedure di ripristino e bonifica del sito inquinato”.