Dispersi nelle Marche, nessuna traccia di Brunella Chiù

Il paese vuole credere in un miracolo "Ancora piangiamo la figlia 17enne"

Brunella Chiù, 56 anni, era in auto con la figlia Noemi, 17

Brunella Chiù, 56 anni, era in auto con la figlia Noemi, 17

"Voglio credere che Brunella sia ancora viva, lo spero con tutta me stessa. Dobbiamo fare tante cose insieme e desidero che almeno per una volta possa accettare il mio invito a prendersi una serata libera, per andare a ballare insieme". Dorothée Benane ha fatto un lungo viaggio prima di stabilizzarsi a Barbara una trentina di anni fa, in quel paese di 1.200 anime dove ha tirato su la sua famiglia con orgoglio, generosità e fierezza. Tra le prime ad accoglierla a braccia aperte, proprio Brunella Chiù, la 56enne ancora dispersa dopo l’alluvione. Due donne forti, dedite al lavoro e a tirar su i figli con sani principi. Pronte a tutto per loro. La fiammella di ritrovare in vita la sua amica, per Dora, è una candela che ha ancora cera da consumare. Eccome: "La tragedia di Noemi ci ha già travolti, non potrei accettare di perdere anche lei". Noemi Bartolucci, 17 anni, non c’è più. L’altro figlio di Brunella, invece, Simone (23), si è salvato miracolosamente ed è stato recuperato in quella tremenda notte di giovedì dei vigili del fuoco aggrappato ad un albero. Aggrappata alla speranza, invece, c’è l’intera comunità di Barbara che prega per Brunella Chiù: "Una donna speciale, unica", il pensiero di chi la conosce bene come Giovanni Verdini.

Una mamma coraggiosa, Brunella. Ieri l’hanno cercata a sud rispetto a casa loro, in contrada Coste, dove sono stati centrati in pieno dall’ira del fiume. All’incirca a otto chilometri, nel tratto di confine tra Corinaldo e Trecastelli. Se per Mattia si è cercato in un’area più ristretta, almeno al pomeriggio, per Brunella si è scelta una soluzione diversa perché il punto in cui è stata portata via dal Nevola, e la stessa dinamica dell’investimento di acqua e fango, presentava profili completamente differenti. Della sua auto, dov’era appena salita, neppure l’ombra. Della figlia che era con lei a bordo, purtroppo, venerdì è arrivato il tragico ritrovamento del corpo esanime in un campo arato a circa centro metri dal fiume (Corinaldo). Un punto dove il fiume si è allargato dal letto, solitamente di cinque, sei metri, fino a oltre 200. Spazzando via tutto. Case, macchine, ponti, con annessi disagi per la mancanza di acqua, luce e gas per i residenti. Quella superficie, in direzione sud, soprattutto quella dei terreni agricoli, è stata battuta palmo a palmo dai professionisti del soccorso.

Le squadre hanno macinato la melma a piedi su entrambe le sponde del fiume ed hanno avuto supporto aereo nelle operazioni grazie agli elicotteri dotati dei termoscanner. Anche in questo caso le ricerche non avrebbero prodotto gli effetti desiderati. E sono notizie che gelano le anime, gettano nello sconforto e nella tristezza il paese. Ma è dal paese, così piccolo e per questo così unito, che si prega ancora. "L’altra sera, domenica, c’è stata una prima funzione religiosa in ricordo delle vittime e c’erano tutti gli amici di Noemi, tra cui i miei figli, in una chiesa gremita. I ragazzi erano distrutti, piangevano a dirotto ed erano inconsolabili – è l’amica Dorothée che conclude – Abbiamo rivolto preghiere per chi non c’è più e per chi invece deve ancora ritornare a casa, come la mia amica Brunella", si commuove mentre racconta al Carlino dell’amica, forse in realtà consapevole che non tornerà. Ma Brunella era in prima fila trent’anni fa per tenderle la mano e lei, lo giura commuovendosi, a prescindere da come finirà non la dimenticherà.

Giacomo Giampieri