REDAZIONE ANCONA

"Divieti in spiaggia, mancano fondi per i lavori"

I Riformisti all’attacco: "E’ il nono stop dall’inizio della stagione, il progetto per evitare sversamenti è stato modificato e le risorse non ci sono"

"Divieti in spiaggia, mancano fondi per i lavori"

I temporali di venerdì scorso e giorni successivi hanno prodotto il nono divieto di balneazione dall’inizio della stagione. Sversamenti a mare, "un disastro per troppo tempo sottovalutato". Lo dicono i Riformisti per Falconara, riepilogando l’iter che porterà alla soluzione progettuale da 22 milioni per risolvere il cronico problema. Il primo nodo da sciogliere: "Al momento non sembra che quei fondi siano in cassa, ma che in larga parte dovranno essere reperiti", dicono. "Il tutto diventa poi surreale se si ricorda che l’investimento di 22 milioni era quello promesso per il vecchio progetto 2019 che prevedeva tre lotti: il primo per interventi sui fossi Manarini e Della Palombina con vasche di prima pioggia; il secondo per il collettore di gronda a Falconara; il terzo per le vasche di prima pioggia nel centro di Falconara. Sembra strano che la stessa cifra venga calata e confermata per il nuovo progetto con opere differenti da quello archiviato".

Per i Riformisti, "se qualcuno pensa che il gestore Viva Servizi sia in grado di coprire tale spesa, per realizzare le opere in tre anni, vive nel mondo dei sogni, per il semplice fatto che la società ha dimostrato, fino ad ora, capacità finanziare per opere di investimento annuali per circa 23 milioni per tutti i 44 Comuni consorziati e non può concentrare tutte le risorse per il progetto in discussione".

I centristi insistono anche sui tempi che si allungheranno ("I tre anni promessi saranno molti di più"). Per loro sarà importante fare chiarezza su una vicenda che "ha portato la città ad essere la pecora nera della costa", accusano, tra "spreco di risorse pubbliche in studi e progetti inutili e cervellotici" nel tentativo di ovviare ad una criticità di natura "ambientale, sanitaria ed economica".

Il capoluogo Ancona ha avviato il progetto otto anni fa, 2015. Falconara addirittura 19: parliamo del 2004.

"Ma nel 2005 c’era un progetto approvato del quale è stato realizzato un primo stralcio, con finalità sperimentali, sul litorale di Palombina Vecchia, e un secondo finanziato. Poi si è azzerato tutto – concludono –. Fa rabbia vedere che alla fine della giostra si è ritornati nella sostanza al progetto originario, che prevedeva le opere lungo l’arenile, sempre osteggiate dagli operatori di spiaggia, principale motivo questo dei ritardi e rinvii per l’ascolto interessato avuto dagli amministratori di Falconara. La scelta ultima della condotta scatolare interrata e altre condotte tubolari nella zona sud è un dettaglio tecnico che sarà valutato in sede di progettazione esecutiva, ma che non può servire come alibi per giustificare ritardi imperdonabili e mancate scelte".

Giacomo Giampieri