Imbraccia i bastoncini da nordic walking e percorre la strada di periferia che conosce come le sue tasche ma viene travolta dal furgone condotto da un corriere espresso: muore sul colpo poco dopo le 17 di quello che sembrava un tranquillo pomeriggio estivo, la monsanese Antonella Morosetti. A causare la tragedia della 54enne operaia alla Ask di Monte San Vito sarebbe stato un colpo di sonno che avrebbe colto il trentenne conducente del furgone che procedeva in direzione Chiaravalle. Siamo in via Guastuglie, poco sotto l’abitato di Monsano e ad appena 800 metri dalla chiesa di Santa Maria di Monsano. Si tratta della strada stretta parallela alla Provinciale 20, quella che molti percorrono in queste giornate, come scorciatoia per raggiungere la costa. La donna che abitava in via Venezia, secondo una prima ricostruzione, procedeva con i suoi bastoncini nella parte sinistra della carreggiata in direzione Monsano e non avrebbe potuto far nulla per evitare il terribile impatto con il furgone che avrebbe sbandato nella stretta strada per via di un colpo di sonno. Il corpo della donna è stato trovato dai soccorritori al margine della strada, sulla vegetazione, vicino ad alcune canne di bambù divelte dal terribile impatto. Sul posto si sono immediatamente portate automedica e ambulanza della Croce Verde di Jesi chiamati dalla centrale per un codice rosso. Si era levato in volo anche Icaro, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. Inutile ogni tentativo di soccorso da parte dei sanitari intervenuti. Hanno tentato per alcuni minuti di mettere in atto le manovre rianimatorie ma le lesioni da schiacciamento sono state così gravi da non lasciare spazio ad alcuna speranza. Sul posto anche alcune persone residenti accorse sul luogo del tragico investimento: "Quella donna cammina spesso qui con i suoi bastoncini. Qui la strada è molto stretta e le auto sfrecciano ma mai avremmo pensato a tutto questo".
Addolorato il sindaco di Monsano Roberto Campelli che ieri ha raggiunto il luogo del tragico investimento: "Antonella era una grande amante delle passeggiate in paese, non appena aveva un po’ di riposo e amava andare in montagna con un gruppo di amici. Questa zona è frequentata dagli appassionati del jogging e dello sport all’aria aperta perché ombreggiata. Una tragedia che ci lascia increduli e sgomenti". Mentre i carabinieri procedevano ai rilievi in attesa del via libera dal magistrato per la rimozione della salma, il conducente del furgone, ancora sotto choc, è stato portato in caserma. Probabilmente dovrà rispondere di omicidio stradale. Sara Ferreri