
Arianna Fontana potrebbe ritornare a gareggiare per la nazionale italiana di short track. E quindi a continuare a difendere i colori dell’Italia anche alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. La Procura Federale della FISG (la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio), infatti, ha deferito nei giorni scorsi gli atleti Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli e quindi a breve si attende la data dell’udienza dei due specialisti italiani dello short track davanti al Tribunale Federale.
I due azzurri sono i compagni di squadra che Arianna Fontana, la fuoriclasse dello short track, ha accusato: "In allenamento - ha sempre detto Fontana - hanno cercato di farmi cadere" e aggiunge l’olimpionica "hanno creato un ambiente tossico all’interno della squadra azzurra".
Accuse tutte da dimostrare. E, infatti, Dotti e Cassinelli sono stati prosciolti al termine di una prima indagine proprio dagli organi di giustizia federali. Arianna Fontana si è sempre ribellata a quella sentenza facendone una questione di principio e chiedendo che il caso venisse riaperto. La lentezza della giustizia sportiva sembrava non avere fine, tanto che Arianna, in attesa della riapertura delle indagini, non ha partecipato alla recente trasferta di Coppa del Mondo.
Nei giorni scorsi la campionessa valtellinese dello short track ha presentato nuovi elementi che evidentemente sono stati ritenuti utili dagli organi inquirenti per riaprire l’indagine. Ora nel giro di una ventina di giorni la Procura Federale della FISG fisserà la data del nuovo procedimento. Una sentenza in favore della Fontana, comporterebbe ammonizioni, inibizioni o squalifiche per i due pattinatori e potrebbe riavvicinare Arianna alla squadra azzurra. Ma la parola fine su questa vicenda, in cui Cassinelli e Dotti si proclamano innocenti, la potrà mettere solo il Tribunale Federale.
Fulvio D’Eri