Mancano i medici al pronto soccorso di Torrette, il dramma delle notti con un dottore in meno rispetto al passato. La direzione sanitaria del più importante ospedale delle Marche è alla disperata ricerca di personale, e l’emergenza primaria è il pronto soccorso. Da qui l’indizione di un avviso pubblico urgente per trovare un medico a cui far firmare un contratto a tempo determinato per sei mesi e tappare una delle falle che si è presentata nella pianta organica. Il bando scade alla vigilia di Ferragosto e subito la commissione formata ad hoc – presente anche la primaria Susanna Contucci – dovrà dare l’incarico. Agosto e settembre sono gli ultimi due mesi delle ferie estive e per consentire la copertura dei turni è necessario reperire medici. Al momento ne mancherebbero cinque, con 15 disponibili su 21, ma con una dottoressa che è andata in pensione, ma per contrastare il dramma dei turni in ps sta aiutando i colleghi prestando servizio in Obi (Osservazione breve intensiva). Il resto lo fanno i giovani specializzandi, un’altra risorsa irrinunciabile senza i quali il reparto avrebbe alzato bandiera bianca. Il vero dramma in pronto soccorso, tuttavia, restano i turni di notte, dove i medici in servizio prima erano 3 e adesso sono 2. Spesso le notti sono affollate come il giorno e la situazione rischia spesso di sfuggire di mano. Un grido per ora inascoltato pare da parte dei vertici aziendali e soprattutto da quelli istituzionali di Palazzo Raffaello. L’allarme personale è quello più delicato, a Torrette come altrove. Torrette che per ora sta riuscendo, con enormi difficoltà come abbiamo visto, ad allontanare lo spettro dei medici ‘a gettone’ forniti dalle cooperative private con tariffe scandalose. La frequenza dei pazienti al pronto soccorso è sempre elevatissima d’estate. Ieri pomeriggio in attesa c’erano una sessantina di pazienti con tempi di visita per i codici più bassi tra le 4 e le 5 ore. Infine il problema della mancanza delle ostetriche. A fronte della necessità di assumere dieci unità è stato possibile, scorrendo la graduatoria specifica, metterne a contratto appena 3. il rapporto sarà a tempo pieno, ma anche in questo sarà un contratto a tempo determinato per sei mesi.
CronacaDramma pronto soccorso Mancano i medici, la notte è un delirio