Due classi quinte tagliate di netto a metà

A tre giorni dall’avvio guaio alla De Amicis: 52 alunni divisi per quattro. I genitori arrabbiati: "Ci aveva detto l’esatto contrario"

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Classi tagliate a metà a causa delle regole sul distanziamento in zona Cesarini, ecco il grattacapo last minute per il sistema scolastico anconetano e per il Comune. A meno di tre giorni dalla prima campanella dell’anno scolastico 2020-2021 in epoca Coronavirus, due classi quinte delle De Amicis, istituto comprensivo Novelli-Natalucci, rischiano di essere spezzate in due. Stiamo parlando di 52 alunni complessivi: invece delle solite due classi da 26 verranno smembrate in quattro da 13 e lasciate all’interno dello stesso plesso delle Ferrucci.

Giornata convulsa quella di ieri in cui prima è arrivata la comunicazione da parte della dirigente scolastica, subentrata a quella precedente appena il 1° settembre scorso e che quindi si è trovata davanti un provvedimento non facilmente modificabile. Sempre ieri, nel tardo pomeriggio, consiglio d’istituto straordinario per affrontare la questione e cercare una soluzione alternativa che possa andare incontro alle richieste delle famiglie dei 52 alunni coinvolti e soprattutto agli stessi studenti.

Dopo aver fatto un percorso di quattro anni assieme, separare le classi non è un provvedimento accettabile per loro, sia per la separazione sia per trovarsi ad affrontare l’ultimo anno con docenti diversi: "Questo provvedimento ci è arrivato addosso poche ore fa (ieri nel primo pomeriggio, ndr.) – afferma il genitore di uno dei bambini della V B, una delle due classi tagliate in due –, mentre ci avevano assicurato che nulla sarebbe accaduto. Non è facile per gli alunni che hanno formato un solido gruppo classe per quattro anni dire loro ‘scusate, ma vi separiamo’. Il disagio psicologico per loro sarà importante. Alla base del problema le due dirigenti scolastiche, la vecchia e la nuova, che si sono passate l’incarico il 1° settembre scorso. Entrambe sono state irremovibili, mentre c’era la possibilità di tenere le classi unite spostandole in altri plessi della città. noi genitori tutti lo avremmo preferito. Speriamo che dal consiglio d’istituto possa emergere uno spiraglio in grado di tornare indietro".

Una delle ipotesi sembrava poter essere quella delle Tommaseo in via Fanti dove ci sono aule libere. Nei giorni scorsi il sindaco, Valeria Mancinelli, e i suoi assessori avevano confermato che, a parte le tre classi delle medie del Pinocchio trasferite alle Falcone (Q2), il resto del panorama delle classi delle primaria e della secondaria di primo grado non avrebbero subìto frammentazioni: "Ci siamo battuti a fondo per evitarlo – conferma l’assessore alle politiche educative, Tiziana Borini –, ma è stato contro le nostre possibilità. Sono i dirigenti scolastici a prendere simili decisioni. Posso dire, tuttavia, che in questo frangente è mancata una comunicazione ottimale nei confronti delle famiglie. Oltre al dirigente sono cambiati sia il personale amministrativo che alcuni insegnanti".