E’ sciopero per i lavoratori della Whirlpool

Preoccupa il futuro nel mondo dell’elettrodomestico. A rischio cessione lo stabilimento di Fabriano. Anche Electrolux ed Elica in crisi

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Sciopero generale domattina con piccolo corteo simbolicamente nella città della carta e in piazza del Comune (il corteo partirà dai giardini Regina Margherita). Preoccupa il futuro dell’elettrodomestico e in particolare il fronte Whirlpool dove si parla di cessione degli stabilimenti marchigiani, compreso quello di Fabriano ma da mesi ormai non trapelano novità né rassicurazioni. Una manifestazione con appello a mettere al centro il futuro oggi quantomai incerto del settore dell’elettrodomestico. In ballo c’è il futuro di 2.500 lavoratori che aggiunti all’indotto arrivano a sfiorare le 3.400 persone. "La decisione delle segreterie confederali di svolgere la manifestazione dello sciopero generale nel territorio di Fabriano, è emblematica della condizione che si sta vivendo nell’area montana, dove oggi più che mai si rischiano ulteriori processi di desertificazione industriale, di perdita di posti di lavoro, a causa dell’impressionante crisi che colpisce l’Elettrodomestico - sottolineano Pierpaolo Pullini (Fiom) e Isabella Gentilucci (Uilm). La mancanza di prospettiva industriale, uno sbagliato utilizzo delle risorse a disposizione del Governo, non aiutano in alcuna maniera a risolvere le vertenze in corso sul territorio, in primis Whirlpool. Nessuna presa in carico delle reali necessità delle persone che lavorano, nessuna politica di progettualità industriale e messa in sicurezza del lavoro". Le segreterie provinciali Fiom e della Uilm chiamano i lavoratori alla mobilitazione, aderendo allo sciopero generale "per chiedere al Governo interventi seri per restituire potere di acquisto alla famiglie, tutelare le aziende che rischiano di non reggere questa situazione e salvaguardare i posti di lavoro, farsi carico delle crisi industriali per evitare che territori come quelli di Fabriano restino abbandonati". "Non c’è ancora una presa in carico ufficiale da parte del governo per la vertenza Whirlpool – aggiunge Pullini- la più grande di tutto il vecchio continente. Il governo dovrebbe dichiarare il settore dell’Elettrodomestico strategico. Vanno convocare al più presto azienda e parti sociali". A preoccupare non è solo Whirlpool: "Alla Electrolux si prevede un ridimensionamento della forza lavoro, all’Elica si lavora a sei ore e resta da realizzare la reindustrializzazione dello stabilimento di Cerreto" aggiunge Pullini. "La legge di stabilità nemmeno mette a fuoco l’obiettivo – aggiunge Isabella Gentilucci (Uilm) – siamo lontani da un sostegno all’Elettrodomestico e alle famiglie il cui potere di acquisto è ridotto notevolmente".

Sara Ferreri