Ecco la nuova stagione delle Muse: 15 titoli

In cartellone teatro classico e moderno per il ritorno alla normalità dopo la pandemia. Si comincia con "Mine vaganti" di Ferzan Ozpetek

Migration

di Raimondo Montesi

"Abbiamo ritrovato un po’ di normalità". E poi: "Sono rimasta sorpresa nel vedere tanta gente tornare a teatro". La prima frase è di Velia Papa, la seconda di Gabriella Nicolini, rispettivamente direttore e presidente di Marche Teatro. Certo, questo ritorno è stato ed è "difficilissimo" (è ancora Papa a parlare), ma i quindici spettacoli previsti alle Muse nella nuova stagione teatrale 20222023, per 51 repliche da novembre ad aprile (danza compresa che trovate nella pagina a fianco), segnano una svolta che potrebbe rivelarsi definitiva. Si punta addirittura a ripristinare gli incontri tra le compagnie e il pubblico. Nicolini esalta chi ha lavorato dietro le quinte, e l’assessore alla cultura Paolo Marasca si dice convinto che "il teatro ha retto l’urto della pandemia, e sta ottenendo sempre maggiori riconoscimenti. Ne siamo molto orgogliosi".

Sembra di essere tornati al 2019, ma i controlli del Green pass e le mascherine ci dicono che non è ancora finita. D’altronde la stessa Velia Papa osserva che nel cartellone della prossima stagione "c’è lo spirito del tempo: le difficoltà del presente, il tema delle diversità". E’ così già dal debutto (dal 3 al 6 novembre) con "Mine Vaganti" di Ferzan Ozpetek, commedia che vede sul palco Francesco Pannofino, Iaia Forte e Simona Marchini, e lo è con "Il Mercante di Venezia" interpretato dal 17 al 20 novembre da Franco Branciaroli, dove si parla di razzismo e conflitto religioso. Al pubblico si dà un po’ di spensieratezza, con il musical fuori abbonamento "7 spose per 7 fratelli" (25-27 novembre). L’esplosivo cast di 22 interpreti è guidato da Diana Del Bufalo e Baz e direzione musicale di Peppe Vessicchio.

Poi però l’atmosfera cambia: dall’1 al 4 dicembre Alessandro Gassmann dirige "Qualcuno volò sul nido del cuculo", di cui è celebre soprattutto il film con Jack Nicholson. Il risultato è uno spettacolo appassionato, commovente e, dice Papa, "divertente nonostante il tema". Dall’8 all’11 dicembre Filippo Dini dirige e interpreta "Il Crogiuolo" di Arthur Miller, che rievoca tanto la caccia alle streghe di Salem quanto il Maccartismo, mentre dal 12 al 15 gennaio Antonio Latella dirigerà "Chi ha paura di Virginia Woolf?". "Latella è regista controverso – dice ancora Velia Papa – ed è per la prima volta ad Ancona". Regia più classica quella di Luca De Fusco, che da 2 al 5 febbraio dirige "Così è se vi pare" di Luigi Pirandello, con Eros Pagni.

Interessante anche per i cinefili lo spettacolo "Moby Dick alla prova" di Orson Welles, per la regia di Elio De Capitani. Il testo era stato scritto e interpretato dal genio di "Quarto potere", ossessionato dal ritmo narrativo e musicale della creazione teatrale. Marzo inizia (dal 2 al 5) con la divertente commedia "Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese, che dopo il successo del film firma la sua prima regia teatrale. A seguire c’è "Seagull Dream" di Irina Brook, figlia di un certo Peter e di Natasha Parry, che mescola Cechov e la propria biografia di figlia d’arte. Si chiude (dal 13 al 16 aprile) con la prima nazionale de "La Buona Novella" di Fabrizio De André, nuova co-produzione di Marche Teatro, con Neri Marcorè e Rosanna Naddeo. A firmare regia e drammaturgia è Giorgio Gallione.