SILVIA SANTARELLI
Cronaca

Ecco la nuova zona rossa: parte di centro e lungomare

Senigallia, restano al palo anche le ristrutturazioni perché nell’area R4 non può essere aumentato il carico antropico. Il Pd: "Un colpo durissimo"

La mappa della nuova zona rossa di Senigallia ridisegnata dall'autorità di bacino

La mappa della nuova zona rossa di Senigallia ridisegnata dall'autorità di bacino

Senigallia (Ancona), 30 aprile 2025 – Partita la possibilità di presentare osservazioni alla proposta di aggiornamento all’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, da inviare tramite Pec all’indirizzo protocollo@pec.autoritadistrettoac.it.

A rientrare nelle Zona Rossa è anche l’ex Sacelit-Italcementi, zona che nel 2022 è stata lambita dell’alluvione. Non solo quindi le aree a ridosso del fiume Misa: nel piano sono comprese anche una parte del centro e del lungomare. Una ridisegnazione che lascia al palo anche il progetto ‘Orti del Vescovo’ e i ‘Prati della Maddalena’. Ora bisognerà attendere che vengano presentate le osservazioni e solo dopo, con il piano definitivo, i progetti potranno essere rivisti o avviati com’erano stati presentati. Una buona parte della città è stata inserita tutta in zona R4, senza che siano state applicate gradazioni, un aspetto importante su cui il comune vuole fare luce.

Restano al palo anche le ristrutturazioni perché per quanto riguarda le zone in R4, non potranno essere aumentate le ristrutturazioni e il carico antropico. Un piano che riapre la ferita delle alluvioni, otto in due anni, subite da Senigallia. Una conseguenza che molti avevano preventivato: nel 2014 ad essere colpita era stata per lo più la zona sud della spiaggia di velluto: allagato l’intero quartiere dell’ex piano Regolatore fino al lungomare Dante Alighieri. Nel 2022, a subire i danni più rilevanti erano state, oltre a quelle del quartiere porto, le abitazioni a ridosso dell’ultimo tratto di via Verdi, ma anche un tratto del lungomare Mameli. Per non parlare delle zone a ridosso dell’asta fluviale, che il piano cerca di tutelare a pino. "Il nuovo piano dell’Autorità di bacino, che inserisce mezza città in zona R4 bloccando ogni sviluppo, rappresenta un colpo durissimo per Senigallia.

Misure, tecnicamente legittime, che sono state adottate senza alcun confronto con l’amministrazione comunale e senza che, a detta sua, il sindaco Olivetti ne fosse a conoscenza. Al netto dell’autonomia dei singoli enti, siamo di fronte a una situazione molto complicata, che rischia di condannare Senigallia a un futuro davvero difficile da interpretare" le parole del Capogruppo del Pd Dario Romano. Una sperimentazione che divide i senigalliesi molti dei quali continuano a invocare la sicurezza, a discapito di nuove costruzioni e restyling previsti in diverse zone della città.