Ecco la "Stanza tutta per sé"

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"Ora anche Jesi ha la sua ‘stanza tutta per sé’, unica nella Vallesina". Ieri l’inaugurazione di una stanza dedicata all’ascolto e all’accoglienza delle Donne vittime di violenza, frutto della collaborazione tra Polizia di Stato e Soroptimist International alla presenza delle autorità.

"Per la ricorrenza di domani si è sbizzarrito il mondo – ha detto il questore Cesare Capocasa, accanto al commissario di Jesi Mario Sica e al vescovo Gerardo Rocconi – ma dobbiamo impegnarci 365 giorni l’anno perché i dati e gli accadimenti dicono che quello che facciamo non basta. La stanza va bene ma non è sufficiente, serve la formazione dell’operatore che accoglie quella donna che trova la forza di denunciare o rivolgersi alle forze di polizia dopo anni di violenza fisica e psicologica, umiliazioni e maltrattamenti. Serve andare nelle scuole non una volta l’anno ma con un progetto che coinvolga insegnanti, studenti e famiglie. Oggi gli studenti sono disorientati, gli oratori non ci sono più e allora occorrono politiche sociali anche per contrastare il bullismo e il cyberbullismo".

"Acquisire maggiore consapevolezza - sottolinea la presidente del Soroptimist Club di Jesi Catia Mastantuono - è importante perché le donne non accettino nel silenzio soprusi e prevaricazioni, ma trovino la forza di allontanarsi, di trovare supporto nei centri antiviolenza, di riconoscere e troncare una relazione tossica, di rivolgersi al 1522 e denunciare alle forze dell’ordine".