Ecco "Stravaganze in sol minore": prima nazionale allo Sperimentale

Ecco "Stravaganze in sol minore":  prima nazionale allo Sperimentale

Ecco "Stravaganze in sol minore": prima nazionale allo Sperimentale

Arriva ad Ancona in prima nazionale lo spettacolo prodotto dalla Fondazione Nazionale della DanzaAterballetto "La talpa sotto al chiaro di luna", presentato con il nuovo titolo "Stravaganze in sol minore". Allo Sperimentale (ore 18, ingresso 6 euro) Marche Teatro e Teatro del Canguro ospitano questo lavoro con una danzatrice e un cantante, adatto a un pubblico dai sei anni in su, definito come ‘un rituale per movimento danzato e parole’, con la regia e la coreografia di Francesca Lattuada, i testi di Toti Scialoja (tratti da ‘La mela di Amleto’), le musiche di The Klezmorin, Gustav Mahler, Dean Martin e Clara Rockmore, le maschere e gli oggetti di Natali Fortier.

Gli interpreti sono Vittoria Franchina, eccellente danzatrice di Aterballetto, e il baritono Piersilvio De Santis. Il virtuosismo magico di Scialoja, maestro non solamente di immagini ma anche di parole, è alla base di una creazione all’insegna di quella visionarietà che caratterizza il lavoro di Francesca Lattuada.

Una visionarietà che corrisponde all’universo visivo dell’artista Natali Fortier, capace di evocare strani mix tra esseri zoomorfi e antropomorfi grazie alle originali maschere relizzate per l’occasione. La particolarità di questo spettacolo è la possibilità per il bambino di trovarsi a contatto con testi di altissima qualità letteraria, ma al tempo stesso di immediata fascinazione. Permettendo quindi una riflessione peculiare sulla poesia, precedente o successivo alla visione. La sonorità stessa delle parole e gli imprevedibili accostamenti della fantasia conducono verso una ‘una pedagogia dell’immaginazione’, come direbbe Italo Calvino, non a caso uno dei più grandi estimatori di Toti Scialoja.

"La materia prima del progetto sono le brevi poesie di Scialoja estratte dalla raccolta ‘La mela di Amleto’ – scrive Francesca Lattuada -. Questi ‘haïku’sono intrisi di un’assurda serietà, e agiscono come dei mantra dalle virtù magiche. Le vibrazioni che sgorgano dalle poesie di Scialoja sono come gli anelli infiniti che si creano alla superficie dell’acqua quando si getta un sasso: evocatori di immagini irreali o iperreali, portatori di una musicalità che mescola poesia e filastrocca, fanno sì che straordinario e spaventoso si diano la mano".