Edificio ex Giuseppine Scatta il ricorso al Tar

Ricorso al Tar da parte del condominio ex Giuseppine e quindi anche del Comune comproprietario della struttura contro lo stop della Soprintendenza al progetto di recupero. I carmelitani, proprietari della chiesa di San Nicolò, si dicono dispiaciuti e vanno in pressing sulla nuova amministrazione guidata dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo che deve realizzare qui la casa famiglia per disabili come da lascito testamentario di Daniela Cesarini. L’udienza al Tar è stata fissata per il 14 ottobre e per il momento dal Comune non arrivano commenti sulla vicenda. Tutto è nato da un’infiltrazione d’acqua che dalla parte dell’ex convento si è riversata nella chiesa di San Nicolò la più antica della città e la vicenda ruota attorno ad un muro delle Giuseppine che secondo alcuni andrebbe abbattuto, ma questo vorrebbe dire per il privato rinunciare ad una parte della cubatura per realizzare appartamenti. "Esprimiamo profondo rammarico – commentano i carmelitani - per l’impugnazione da parte della proprietà ex Giuseppine del provvedimento della Soprintendenza emesso a tutela della chiesa di San Nicolò, monumento nazionale. Esprimiamo una totale fiducia nell’operato della Soprintendenza. Ci auguriamo che il Comune, nella duplice veste amministrativa e proprietaria, si attivi perchè la soluzione del problema si abbia a Jesi e non in sede di magistratura".