
Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo
La consultazione popolare dal 29 maggio all’8 giugno per dirsi contrari o meno all’impianto di Edison. L’istruttoria pubblica, che il Consiglio voterà il 29. E la presenza del sindaco Lorenzo Fiordelmondo al corteo dell’Assemblea permanente Stop Edison del 14 giugno. Non tardano le reazioni politiche nello scontro dialettico (mai sopito) tra maggioranza e opposizione. Jesi in Comune fa quadrato (è "molto importante avere a disposizione uno strumento che permetta di consultare la popolazione", dopo un percorso tra Commissioni, Consigli, assemblee e incontri) e invita "a partecipare a questo innovativo esercizio di democrazia e, per quanto ci riguarda, a esprimere un parere negativo". Il presidente del Consiglio Luca Polita insiste sull’istruttoria, che "sarà un passaggio tecnico molto importante, perché aiuterà i nostri uffici a redigere la delibera con la quale il Comune chiederà alla Provincia di bocciare la proposta Edison", assicurando che si sta lavorando intensamente.
Durissime le minoranze. Per Jesi prende atto della scelta ("obbligata") di Fiordelmondo di partecipare al corteo, prima di puntare l’indice: "Un sindaco che ha aperto le porte nel 2023 a Edison e che ha costretto l’intera città ad attivarsi per contrastarlo, con il rischio che l’impianto si faccia comunque. Un sindaco che ha dovuto fare un’inversione ad U quando ha visto tutta la città mobilitarsi ed organizzarsi contro il progetto". Quindi, "per rispetto di chi da un anno sta lottando veramente, dovrebbe perlomeno avere l’accortezza di posizionarsi in coda al corteo". Jesiamo, invece, sostiene che la consultazione arriverebbe "con notevole ritardo e in un momento in cui ha l’agro sapore di provare ad addolcire un qualcosa di già scritto". Anche per lo Spazio comune autogestito Tnt "la cosa giusta realizzata nel tempo sbagliato rischia di trasformarsi in una cosa sbagliata", in relazione all’istruttoria pubblica, visto lo stadio dell’iter amministrativo e un anno di forte opposizione in cui "la popolazione jesina non è rimasta passiva e silente".
In attesa della pronuncia della Conferenza (dal 7 maggio, entro 90 giorni), per il Tnt "non è più il tempo delle istruttorie e delle consultazioni", ma quello "delle mobilitazioni" per "ribadire il no". A Massimo Gianangeli, presidente del Comitato Tutela salute e ambiente Vallesina, "un sondaggio online" parrebbe "tardivo e pericoloso". Annuncia che il Comitato voterà "no", ma ricorda che "il Comune non ha ancora espresso in Conferenza di servizi un pieno parere tecnico negativo".