
Il sindaco. Lorenzo Fiordelmondo nel mirino per la posizione sull’impianto Edison
"L’esultanza del sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo per gli oltre 3.400 partecipanti alla votazione popolare sull’impianto di rifiuti speciali e non che Edison vuole costruire alla Zipa è indegna di un sindaco degno di questo nome". È la durissima replica della consigliera regionale di Forza Italia Linda Elezi, segretaria del partito azzurro a Jesi, alle dichiarazioni del primo cittadino sull’esito della consultazione popolare.
"Lascia senza parole che sulla stampa non solo si dica soddisfatto che il numero dei partecipanti alla consultazione, oltre il 96 per cento dei quali ha votato per il no, è leggermente superiore a quello delle firme raccolte dalla mobilitazione popolare – insiste Elezi –, ma che subito dopo annuncia la sua partecipazione alla manifestazione organizzata dai comitati cittadini che quelle firme le hanno raccolte e puntualizzi che sarà nelle retrovie solo per loro richiesta. E ci mancava si mettesse pure in prima fila dopo che lui e la sua maggioranza non hanno comunicato le intenzioni di Edison per oltre un anno ai cittadini e non hanno mosso un dito per tutelarli finché non ci sono stati costretti a farlo".
Elezi parla anche di una "la sconfitta" di "chi, invece di lavorare per il bene della città, si nasconde dietro cavilli e democrazia di facciata delegando ai cittadini le proprie responsabilità di mandato". L’esponente di Forza Italia aveva proposto una mozione – approvata all’unanimità dal Consiglio regionale –, con cui si chiede il "riconoscimento dell’impianto Edison come azienda insalubre di tipo ‘Seveso’ e il conseguente coinvolgimento del Comitato tecnico regionale nel procedimento di autorizzazione".
Per la consigliera regionale, "sindaco e maggioranza stanno cercando di correre ai ripari per la sconfitta sonora del loro operato visto che non hanno comunicato le intenzioni di Edison per oltre un anno ai cittadini e non hanno mosso un dito per tutelarli finché non ci sono stati costretti". Per lei, "non c’era bisogno di consultazioni popolari per rafforzare la decisione del Consiglio, semplicemente perché la città urla no da mesi e l’ha urlato in ogni sede".
Tra i prossimi passi sulla vicenda Edison, il 16 giugno (lunedì prossimo) l’istruttoria pubblica. Oggi, invece, dalle 18 alle 19, un flash mob dell’Assemblea permanente Stop Edison in piazza Federico II dal titolo ‘2035: il futuro che non vogliamo’. Appuntamento che anticiperà il corteo di sabato in centro storico, da Portavalle a piazza della Repubblica, in programma alle 17.30.