"Emergenza maltempo, educatori senza stipendio"

Il Comitato lancia un appello dopo lo stop ad alcune attività a causa dell’alluvione che ha colpito il territorio.

"Emergenza maltempo, educatori senza stipendio"

L’alluvione tre settimane fa ha creato enormi problemi con centri abitati come quello di Castelferretti completamenti allagati

"Emergenza maltempo, chiediamo con urgenza il riconoscimento delle ore stipendiate perse alle educatrici e agli educatori di quei servizi che hanno subito la chiusura forzata e che non si sono potuti recare a lavoro perdendo giornate che si traducono in tanti soldi".

È l’accorato appello del Comitato diritti educatori professionali delle Marche. Gli aderenti, che quotidianamente "collaborano con il corpo docenti e al fianco di chi ha bisogno di un sostegno grazie alla legge 104", nei giorni di allerta meteo (18, 19 settembre e 2 ottobre) non hanno potuto svolgere la loro attività. Un problema sentito nel territorio regionale, dopo le (necessarie) decisioni dei Comuni di chiudere anche i locali scolastici e quelli delle cooperative. Solo in provincia di Ancona, oltre al capoluogo, le chiusure hanno interessato soprattutto Falconara (tra le località più colpite nella frazione di Castelferretti), Castelfidardo, Monte San Vito, Montemarciano, Chiaravalle, Jesi, Agugliano e Camerata. L’invito del Comitato tende alla Regione, in quanto le ore stipendiate perse sarebbero "già previste a bilancio" e verrebbero "stornate altrove in questo caso, per cui gli enti comunali non andranno a rimessa", ma anche ai Comuni: "Abbiamo cercato di contattare i sindaci di Castelfidardo, Ancona e Senigallia tramite i social, ma inutilmente. Chiediamo che i Comuni e le cooperative riconoscano le giornate perse come backoffice e che si trovi una soluzione anche in futuro a questa necessità". Intanto è stata richiesta l’apertura di un tavolo: "Fare rete per noi è importante visto che gli appalti a ribasso che i Comuni fanno con le cooperative variano da zona a zona, sempre con pessime condizioni lavorative". Previste manifestazioni durante il G7 Salute per "chiedere che la Regione mantenga la parola presa con la mozione 376" a tutela degli educatori.

Giacomo Giampieri