"Energie e persone nuove Bisogna ripartire dai giovani"

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Quando Giorgia Meloni ha chiesto la fiducia alla Camera, nel suo discorso inaugurale, la Premier si era definita ‘underdog’, la sfavorita, nell’ottica elettorale delle politiche del 25 settembre.

La stessa etichetta potrebbe essere attaccata addosso a Carlo Pesaresi, candidato alle Primarie del centrosinistra di Ancona che oggi sceglie la figura che sfiderà la destra nel 2023. Il condizionale è d’obbligo, anche se arrivare a una tornata elettorale solo con l’onere di avere tutto da guadagnare è un bel vantaggio. L’avvocato anconetano, ex assessore provinciale a cultura e turismo con la Giunta Casagrande, ha scelto uno slogan interpretabile: ‘Diamoci del noi’. Pur non essendo iscritto al Pd (lo stesso dicasi per la rivale, Ida Simonella) o ad altri movimenti che sostengono la coalizione che ha firmato il programma del ‘Progetto Ancona’, durante le sue uscite pubbliche Pesaresi ha mostrato una certa vicinanza e aderenza alle linee guida partitiche.

Non dategli però del ‘candidato d’apparato’, concetto che rifiuta categoricamente. Pesaresi ha più volte ammesso che la gestione della città da parte della giunta Mancinelli negli ultimi dieci anni è stata buona, ma ora servono discontinuità e un cambio di rotta: "Una città ‘gentile’, che si prende cura, aperta" è il suo leit motiv.

Un rapporto con la cittadinanza più ‘orizzontale’, meno verticistico, aperto ai contributi dei cittadini, delle associazioni, delle categorie e che valorizzi i Ctp (Comitati territoriali di Partecipazione, ndr.). Servono energie nuove, persone nuove". Per Pesaresi sono appunto i giovani la chiave di volta a cui vanno dati "spazi di socializzazione e aggregazione, dove realtà diverse si mescolano, in modo da non costringere i ragazzi a emigrare a Senigallia o a Civitanova, e senza limitarsi alla solita birretta.

Più volte l’ex assessore provinciale ha dichiarato di voler sfruttare tutte le potenzialità della presenza dell’Università Politenica delle Marche, con un corso di laurea in biologia marina, del Cnr e dell’Inrca.

Una delle critiche più volte ribadita nei confronti dell’attuale giunta, rappresentata dalla sua sfidante, è il decoro e la cura dei dettagli: "Ancona è davvero sporca, dimenticata e maltrattata".