Esche avvelenate per i cani, ecco la app che segnala i pericoli"

PetDanger è stata ideata dalla social media manager anconetana Giulia Francalancia dopo i tanti casi registrati in città "Anche io ho un amico a quattro zampe e quando ho letto delle tante segnalazioni mi sono data da fare"

L'icona dell’app "PetDanger" e a fianco  la sua creatrice Giulia Francalancia

L'icona dell’app "PetDanger" e a fianco la sua creatrice Giulia Francalancia

Ancona, 14 settembre 2022 - Un’applicazione sui telefoni per combattere le esche avvelenate. È questa l’idea di Giulia Francalancia, anconetana, classe ’89, di professione social media manager. Lei, da sempre attiva nel campo del web marketing, ha ideato e progettato una smart app per segnalare bocconcini avvelenati, ma anche insetti pericolosi per animali domestici, tipo le processionarie.

O, ancora, per mettere in guardia sulla presenza di forasacchi, pericolosi per i condotti uditivi degli amici a quattro zampe. Che poi, "questa applicazione è pensata per i cani, perché io ne ho uno, ma potrebbe funzionare per qualsiasi tipo di animale e per qualunque tipologia di problemi" spiega Giulia. Difatti, c’è l’apposita sezione ‘Altro’ per tutte le segnalazioni che non trovano rispondenza nelle categorie già presenti nell’app.

Ma andiamo con ordine. "Ho lanciato quest’app tra dicembre 2021 e gennaio 2022. Si chiama PetDanger (che tradotto dall’inglese significa ‘pericoli circa gli animali domestici’) e può funzionare in tutta Italia e addirittura in tutto il mondo. Ma non ho ancora attivato la possibilità di utilizzo globale" precisa l’ideatrice di PetDanger. La maggior parte delle segnalazioni, fa sapere Francalancia, si concentra nel territorio "dell’Emilia Romagna", ma l’app viene usata anche nelle Marche e ad Ancona.

Qualche giorno fa, alcuni wurstel con chiodi e viti d’acciaio sono stati rinvenuti tra il Viale della Vittoria e il quartiere delle Brecce Bianche, nei pressi delle scuole Rodari e vicino ad una Chiesa. La polizia locale sta indagano sulla vicenda, battendo palmo a palmo i territori interessati dalle segnalazioni dei cittadini.

"Ho avuto questa idea – riprende Francalancia – perché tempo addietro leggevo sui giornali e sui social della presenza di queste esche ad Ancona. Così, avendo un cane e lavorando nel web, ho deciso per l’app", scaricabile sia dai sistemi Android sia da quelli Apple. "Sono 1500 i download su Apple e 170 su Android".

Insieme a Giulia, creiamo un finto pericolo per capire il funzionamento dell’app: "Entrando, si può vedere una mappa geo-localizzata ed è possibile notare pericoli nel raggio di due o tre chilometri. Si apre quindi un pop up con i pericoli nella zona di riferimento: cibo avvelenato, insetti come nel periodo delle processionarie, ma anche cani sciolti, liberi o che fuggono. In base al tipo di allerta c’è un’icona specifica. È un meccanismo che funziona in base alle segnalazioni degli utenti. E nella mappa la gente può capire se, con Fido, può camminare in tranquillità o no". Recentemente, anche l’Anpana (Associazione nazionale protezione animali natura ambiente) ha incoraggiato l’utilizzo di PetDanger divulgando un comunicato stampa.