Esemplare di lupa investita e uccisa da un’auto Era a caccia di prede in aperta campagna

Il ritrovamento dell’animale di circa 40 chili ieri mattina all’Aspio. Il conducente della vettura ha subito chiamato i carabinieri

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di Silvia Santini

E’ la prova "provata" che quelli in circolazione non erano pastori imbastarditi o cani di grossa taglia. Ma lupi, a caccia di cibo e di prede. Spinti dalla fame, sono arrivati praticamente in riva al mare, spostandosi di continuo anche nell’immediatro entroterra. Una lupa è stata investita, presa in pieno mentre era in mezzo alla carreggiata. Su segnalazione della Centrale Operativa, i militari della Stazione carabinieri Forestale di Ancona, ieri poco prima delle 10 sono arrivati in via Aspio dove hanno accertato la presenza dell’animale che verosimilmente è stato investito da una macchina verso le 6.30.

E’ stato proprio l’uomo al volante di quel mezzo a denunciare l’incidente alla Compagnia dei carabinieri di Osimo. Giunti sul posto i militari hanno verificato la presenza della carcassa di un esemplare femmina di circa 35-40 chili, scaraventato nel campo. E’ stato subito contattato il responsabile dell’associazione Foxes Severino Cecchini per il recupero della carcassa e la consegna all’istituto zooprofilattico di Ancona per verificare le caratteristiche genetiche del lupo e le condizioni di salute immediatamente precedenti il decesso che dovrebbe essere stato causato dall’investimento, ma non è escluso che l’animale potesse aver ingerito cibo avvelenato che possa avergli rallentato i riflessi. Un fatto che sembra inusuale ma non lo è: spesso è stato accertato che dietro l’incidente ci fosse una debilitazione dell’animale dovuta al fatto di aver ingerito cibi non sani. Il recupero è avvenuto alle 11.40 e alle 12.30 è stato consegnato all’istituto zooprofilattico. Il rinvenimento conferma l’espansione territoriale del lupo che in molte aree della regione è giunto a popolare anche le aree rurali adiacenti alle città della costa. Tantissimi sono stati infatti gli avvistamenti nell’ultimo periodo, a Torrette al parco Gabbiano, a Collemarino, poi per ben due volte a Falconara e al Ghettarello, in via Sappanico, un lupo ha sbranato un cane. I resti del meticcio sono stati trovati il 6 ottobre scorso da un cacciatore in un campo. Più all’interno gli avvistamenti sono quasi all’ordine del giorno: ad esempio a Filottrano, zona Cantalupo, dove i contadini sanno riconoscere le impronte sul terreno bagnato, e al Vallone di Offagna dove un automobilista settimane fa aveva avvistato un branco di lupi che si aggirava indisturbato per i campi. E’ riuscito a immortalarli in un video dall’auto in sosta, subito diventato virale tra stupore e paura. Nello stesso periodo era stato trovato morto nella campagna di San Paterniano di Osimo un bellissimo esemplare di femmina adulta di lupo, così come a Casenuove, ancora vivo, vicino alla fattoria "Santa Paolina". Post quarantena c’è stato anche un faccia a faccia tra due lupi e un residente al Taunus di Numana, al mare praticamente.

Non è più inusuale imbattersi in animali selvatici che si spingono oltre i boschi e le macchie di vegetazione, tanto che si stanno intensificando gli appelli, specialmente nelle ore notturne, a prestare la massima attenzione. "E’ pertanto fondamentale prendere coscienza della presenza di questo predatore e adottare le cautele necessarie per evitare attacchi al patrimonio zootecnico e agli animali da compagnia", raccomandano i Forestali. Animali selvatici che, specialmente in quel momento di traffico scarso e meno persone in giro, sono scesi a valle per riappropriarsi degli spazi. Si tratta di certo di un fenomeno insolito ma non poco probabile negli ultimi tempi: il lupo infatti, come il cinghiale, sta scendendo a valle alla ricerca di nuove zone.