Un piano globale da 437 milioni: ecco quanto è stato messo in campo dalla Regione per affrontare l’emergenza alluvione a un anno dalla tragedia che ha fatto 13 vittime (tra cui una donna ancora dispersa) e almeno due miliardi di euro di danni tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino. Ristori, lavori di somma urgenza, interventi strutturali e rinnovamento del sistema d’allerta. Una rivisitazione, con le dovute differenze, del ‘Piano Marshall’ quello messo in campo dal Governo Meloni che ha garantito fondi per oltre 400 milioni di euro, in parte spesi e tutti comunque impegnati. Risorse destinate a crescere fino a 437 milioni di euro, a cui si devono aggiungere i 6 milioni forniti dall’allora governo Draghi nell’immediatezza della calamità, 21 milioni stanziati dall’Unione Europea attraverso il Fondo di Solidarietà e i 24 garantiti dalla Regione nel triennio ’22-’24.
A tre giorni dal primo anniversario si parla ancora di interventi di ‘somma urgenza’: "Sono in corso lavori straordinari con sei progetti per 1.8 milioni di euro lungo il corso del Misa da Ostra Vetere fino a Senigallia; altri 6 progetti per 1,6 milioni di euro partiranno a giorni, 3 sul Cesano, 2 sul Nevola e 1 sul Burano sempre su argini e alvei", ha detto l’assessore regionale alla protezione civile, Stefano Aguzzi.
"Non possiamo più permetterci di far vivere la gente nel panico – ha ribadito il governatore delle Marche, nonché commissario per l’alluvione, Francesco Acquaroli –. Gli imprenditori, quando ho incontrato quelli della Zipa di Ostra, più che i ristori vogliono risposte di lungo periodo e di non essere costretti ciclicamente a fermarsi a causa di una calamità".