Ancona, case vacanza in affitto sulla riviera del Conero. Evasione da 300mila euro

Al setaccio gli immobili tra Sirolo e Numana: i proprietari dichiaravano canoni di locazione per importi inferiori a quelli di fatto percepiti

In azione i finanzieri

In azione i finanzieri

Ancona, 28 settembre 2019 - Affitti delle case vacanza sulla riviera del Conero, stanata un’evasione di 300mila euro da parte dei proprietari degli immobili. I finanzieri della Compagnia di Ancona, nell’ambito dell’intensificazione delle attività di contrasto all’evasione fiscale, hanno eseguito un piano d’intervento, coordinato dal Comando provinciale, concretizzatosi in numerosi controlli finalizzati alla verifica della corretta dichiarazione dei proventi dalla locazione di case vacanza.

Sono stati riscontrati 300mila euro di redditi non dichiarati dopo l’esecuzione di 120 interventi di natura tributaria nei confronti di proprietari di immobili che si trovano principalmente nei Comuni di Numana e Sirolo, località ad alta vocazione turistica. I proprietari avevano affidato la gestione dei propri appartamenti ad agenzie immobiliari della zona.

Dal minuzioso incrocio dei dati rilevati dall’anagrafe tributaria e di quelli desunti dalla documentazione acquisita, è emerso che quasi il 90 per cento dei proprietari dichiarava canoni di locazione per importi inferiori a quelli di fatto percepiti, ovvero ometteva di compilare il quadro relativo ai redditi da fabbricati.

In molti casi, infatti, i proprietari delle case vacanza oggetto di controllo, che si erano avvalsi delle citate agenzie, avevano comunicato l’importo percepito al netto sia delle provvigioni dovute alle imprese immobiliari per il servizio di intermediazione reso, sia delle spese per consumi.

La normativa tributaria, invece, prescrive l’obbligo di dichiarare gli importi al lordo delle provvigioni e di altre spese, riconoscendo un’unica deduzione forfettaria omnicomprensiva pari al 5 per cento del canone.

Le Fiamme Gialle doriche hanno, inoltre, rivolto la loro attenzione ai rapporti di mandato sottoscritti tra i proprietari e le agenzie, individuando quelle situazioni in cui l’accordo negoziale aveva previsto, oltre al pagamento del canone di locazione, anche un corrispettivo forfettario per la fornitura di altri servizi. Questo obbliga il proprietario a dichiarare l’intero importo ricevuto. Anche su questo aspetto sono scattati controlli e segnalazioni per il recupero a tassazione.